Nell’orto della casa di mio padre crescevano delle piante ed abbondavano ortaggi e frutta e quando iniziai a guardare quel mondo, come di molte altre cose non sapevo il loro nome o se fossero buone o quando sarebbero state mature. Le frequentai furtivamente e con sempre maggiore interesse. In quella casa signorile mio padre trovò modo di intrecciarvi qualche viale, combinò un ombroso passeggio, qualche aiuola, un’infilata di grandi vasi dove le chiocciole giravano i loro giorni ed io seguivo per un poco le loro vene d’argento. S’apriva poi un bell’orto che nel procedere dei mesi diventava una casa dei desideri e sempre si sognava un cavolfiore fuori dall’ordinario, una primizia, una fragola maturata con molto anticipo o un broccolo verdissimo e tenero. La soddisfazione di riempire più di un cesto con tutti quegli ortaggi, quella frutta, quelle foglie o quei tuberi, faceva aumentare il piacere di sedersi a tavola, di parlare di non so più quali lune e di straordinari insetti.
C’è ancora quell’orto in quella casa e c’è mio padre che ne sistema le bordure e fa scendere la pioggia dell’irrigatore, e quelle sensazioni che mi hanno accompagnato per molti dei miei anni indietro, le ho rivissute sfogliando questo curiosissimo albo illustrato, che ci racconta delle verdure, della frutta e delle infinità di cose che con esse si possono fare. Le illustrazioni di Olaf Hajek ci svelano questo mondo coloratissimo ed dagli odori intensi che si vivificano solamente pensandoci e come scrive Annette Roeder che ne ha curato i testi, prendiamoci “il tempo per osservare i suoi capolavori” per scoprire “quanto le storie che raccontano siano meravigliose e divertenti”.
E sfogliando il volume incontreremo per prima la melanzana, questa bacca gigante appesa ad un arbusto che può presentarsi al mondo con diversi colori, dal blu notte, al giallo, al viola intenso, può essere striata o del tutto bianca. La melanzana ci dice l’autrice che ha disseminato il libro di tantissime curiosità e storie, è una solanacea come il tabacco e contiene anch’essa una piccolissima percentuale di nicotina. Come la Belladonna contiene invece nelle foglie e nei frutti acerbi piccolissime tracce di solanina, che è un alcaloide glicosidico tossico per l’uomo e che la pianta usa contro i funghi e gli insetti.
Incontreremo poi il cavolfiore, che può essere tradizionalmente bianchissimo o di nuove varietà “i cui boccioli si accendono di mille sfumature diverse, dal viola, all’arancione, al giallo. Ed ecco fatto, un meraviglioso bouquet di cavolfiori” che forse non sarebbe piaciuto a Madame du Barry , amante del re di Francia Luigi XV, che ne apprezzava più di ogni altra cosa il candido aspetto.
E poi ad ogni girar di pagina incontreremo l’aglio, le bietole, il broccolo, la carota, il peperone, il pomodoro e il porro, la zucchina e la zucca, e davvero questo libro sarà stata un’avventura del tutto particolare, piena di curiosità e di idee che ne chiameranno altre, che fumeranno sotto il nostro naso, che appagheranno il nostro gusto, che faranno innamorare di quel sapore e di quella persona, e ci muoveremo e ci baceremo intorno alla tavola e come gli acrobati del circo e gli animali di Olaf Hajek, danzeremo intorno ai tuberi, alle bacche e alle rape giganti. Una patata dolce è un tesoro, una pannocchia di mais il suo diadema. Dunque davvero buon appetito, buona lettura e gustatevi “ la magia naturale delle verdure”.
Edoardo M. Rizzoli
Annette Roeder e Olaf Hajek
Veggie Power, la magia naturale delle verdure
trad. Chiara Giusti
Rizzoli