Il volo dell’allodola di Anthony McGowan ( vincitore della Carnegie Medal ) con la traduzione di Mara Pace , edito da Rizzoli, è una lettura che dovrebbe riempire le ore dei nostri ragazzi e le nostre. Mi auguro che diventi quel libro che le sorelle e i fratelli si litigano, che lo tengono stretto tra le braccia ed iniziano ad annotarlo; quel libro che prende una voce più grande ogni volta che lo si racconta poiché tra le tantissime cose che suscita questa storia è anche il compimento di uno dei sogni del grande scrittore americano Ray Bradbury ovvero “far sentire al lettore l’orgoglio di appartenere all’umanità“.
Quando qualcuno ci mette al corrente di un avvenimento che di lì a poco verrà a modificare la nostra quotidianità, il nostro modo di percepire il mondo cambia. Siamo più attenti e frenetici, siamo come attraversati da una carica elettrica e, benché sappiamo il quando non conosciamo il come, e questo ci mette a disagio e a volte ci fa fare cose stupide o cose che cambieranno per sempre la nostra vita.
Tutto ebbe inizio quando due ragazzi seppero che la loro madre sarebbe venuta a trovarli dopo tanti anni.
A Nicky e a Kenny e alla piccola di Jack Russell di nome Tina ne accaddero di cose quel giorno che presero il sentiero per sentire il canto delle allodole e alleggerire un pò il cuore.
“Quando abbiamo imboccato il sentiero, ho provato una sensazione strana.
Un istante prima ci sfrecciavano accanto macchine e camion, e quello dopo eravamo finiti in un altro mondo. I muretti di pietra sembravano i resti di castelli in rovina, e gli alberi neri erano mostri, pietrificati dall’incantesimo di un mago buono. È stato quasi come iniziare un libro: dal momento in cui lo apri, cominci a viverci dentro, e non sei più nel mondo reale.”
Ma tutto improvvisamente prese una piega strana ed orribile. I vestiti risultarono d’un tratto leggerissimi ed inadatti a quel luogo e la neve iniziò a cadere e a gelarli. Intorno a loro fu silenzio e dopo il silenzio venne la paura e poi l’angoscia di non riuscire più a trovare la strada per tornare a casa.
In quella brughiera i due ragazzi parlarono come si parla tra fratelli, e risero nonostante il timore di non farcela e si diedero conforto stringendosi tra le braccia e si diedero la promessa di aiutarsi per sempre. E così fecero.
Ciò che lega i fratelli per la vita è quella serie infinita di cose che si mettono l’una sopra l’altra come una torre di mattoncini, è un parlare fatto di prese in giro e di scherzi, è uno spintonarsi ed un rincorrersi , è tutte quelle cose che agli altri sembrano dei segreti ma che non lo sono. Sono gli abbracci dati quando ne avevamo bisogno e i pugni allo stomaco quando ce lo meritavamo. E’ la vita reale, e ci voltiamo indietro è ancora lì, ce la portiamo addosso per affrontare tutte le cose che verranno
Edoardo M. Rizzoli
Il volo dell’allodola
di Anthony McGowan
trad. Mara Pace
ed. Rizzoli