“Tutti gli Stati sono patriarcali. Anche quando hanno a che fare con il singolo cittadino, e lo sono in infiniti modi: gli uomini beneficiano dell’ubiqua e apparentemente normale consuetudine del patriarcato in forme che le donne non possiedono.”
L’atlante delle donne di Joni Seager, add editore
Finalmente anche in Italia, dal 4 marzo, è arrivato in libreria un prezioso testo rivoluzionario che riporta l’attenzione sulla geografia di genere. Scritto da Joni Seager col titolo di L’atlante delle donne, questo libro è un’analisi, aggiornata e accurata, di come vivono le donne nel mondo che è giunta alla quinta edizione, meravigliosamente tradotta in italiano da Florencia Di Stefano-Abichain per add editore. L’atlante è frutto di un ambizioso progetto editoriale che dal 1986 cerca di dare una spiegazione visiva, attraverso mappe e illustrazioni, dello stato delle donne nel mondo e mostrare anche i termini della discriminazione e della disparità femminile.
L’autrice, Joni Seager, è una geografa femminista che è stata preside della Facoltà di Studi Ambientali della York University di Toronto e oggi insegna Global Studies alla Bentley University di Boston. In ambito internazionale è nota per il suo lavoro sulle politiche ambientali femministe, i costi ambientali delle forze armate e il cambiamento climatico. Autrice di numerosi libri è stata consulente delle Nazioni Unite e dell’Unesco su numerosi progetti di politica di genere e ambientale.
L’atlante delle donne è la mappatura aggiornata della condizione della donna nel mondo, dai diritti di nascita all’istruzione, dalla salute al lavoro, dal potere alla gestione del proprio corpo. Uno scrigno di notizie e informazioni raccontate attraverso oltre 200 coloratissime e ricche infografiche. Con mappe e testi e dati aggiornati in cui viene descritta accuratamente la condizione delle donne nel mondo anche con i loro desideri e la loro volontà di cambiamento. Joni Seager racconta realtà vissute in ogni angolo della Terra che ci aiutano ad aprire gli occhi e ci svelano qual è la vera situazione, quali passi e progressi sono stati fatti e quali sono le distanze ancora da colmare. Con uno sguardo attento e aggiornato sul mondo e un meticoloso lavoro di ricerca e analisi viene così raccontato tutto il mondo femminile e come sotto una lente d’ingrandimento vengono sezionate le caratteristiche sociali che ruotano loro attorno. Pagina dopo pagina si scoprono notizie su mondo del lavoro, educazione, istruzione, sessualità, aborto, alfabetizzazione, ricchezza, povertà, diritti, ma anche su violenze domestiche, sul numero di figli per donna, sull’accesso alla contraccezione, sulla salute, sull’alfabetizzazione informatica, sulla presenza di donne negli organi di potere.
I dati precisi consentono di ricostruire idealmente la vita di una donna che vive all’altro capo del mondo, a partire dall’età media in cui si sposa e fa il primo figlio, dalle dimensioni della famiglia, dalla percentuale dei divorzi. Cartine e schede sono anche la chiave per entrare in universo in cui, ancora oggi, le donne devono chiedere permesso a un uomo per uscire di casa, o sono costrette a interrompere gli studi per mancanza di politiche che le tutelino, in cui subiscono le violenze, spesso da parte del partner, o in cui non possono praticare alcuni sport perché a loro vietati. Man mano che si legge si apprendono verità sorprendenti come imparare che nel 2018 l’Islanda è stata la prima nazione a rendere illegale il divario retributivo di genere o che il 40% delle donne sudafricane nella vita subirà una violenza e ancora che è stato il Ruanda il primo Paese a eleggere un governo a maggioranza femminile ma anche che, oggi, 520 milioni di donne non sanno leggere. L’atlante diventa anche uno strumento necessario per affrontare i temi sempre più urgenti dell’uguaglianza di genere.
Il libro, vista la facilità di fruizione, è pensato per la lettura da parte di un pubblico ampio, dai ragazzi e ragazze in età scolare agli adulti e adulte che vogliono approfondire il tema. Sfogliare un Atlante ci riporta irrimediabilmente alla nostra infanzia, quando con voracità giravamo le pagine, con il desiderio di conoscere il mondo e chi ci abita in esso. Ecco, L’atlante delle donne di Joni Seager ci aiuta proprio a conoscere il mondo, chi ci abita e se può divorziare, abortire, guidare, votare, essere autonoma. Occorrono parole e testi e atlanti che parlino di donne e di lavoro non riconosciuto e di cura. Occorre una rimappatura femminista del mondo raccontata da atlanti come questo. Occorre una lente precisa che permetta di guardare per davvero il modo in cui le donne vivono e che denunci disparità e diseguaglianze di genere nel mondo e che sono ancora lontane dalla risoluzione, anzi rischiano di inasprirsi. Dati e numeri che si devono imprimere nello sguardo di chi legge, perché è di idee di cambiamento e di libertà delle donne che abbiamo tutti bisogno. Un preziosissimo testo, dunque, che tutte e tutti, ma proprio tutti, dovrebbero leggere e possedere in casa propria.
Antonello Saiz