Il primo volatile arrivò un giovedì di fine giugno, all’ora del vespro, quando tutti i frati erano in cappella per la funzione. Fra’ Giovanni da Fiesole, dentro di sé, chiamava ancora se stesso Guidolino, che era il suo nome che aveva lasciato nel mondo per il chiostro; si trovava nell’orto per raccogliere le cipolle, era il compito suo, perchè abbandonando il mondo non aveva voluto abbandonare il mestiere di suo padre Pietro, che era ortolano, e nell’orto di San Marco coltivava pomidori, zucchine e cipolle.
Antonio Tabucchi
I volatili del Beato Angelico
Sellerio