Nonostante una reazione piuttosto contrastante alla sua uscita nel 1968, 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick è oggi considerato da molti un capolavoro della cinematografia, e può essere trovato in alto, se non in cima, alle classifiche dei più grandi film di fantascienza mai realizzati. Fu scritto congiuntamente da Kubrick e dall’illustre romanziere Arthur C. Clarke, che nell’aprile del 1964 si incontrarono per la prima volta: da quel momento Clarke iniziò a tenere un diario in cui documentare l’epocale viaggio intrapreso. Questa particolare annotazione risale a due anni dopo, giorno in cui Clarke si rese finalmente conto di quanto il film potesse essere straordinario.
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4 febbraio
Ho assistito alla proiezione di un filmato dimostrativo in cui Stan ha montato alcune scene per dare ai responsabili dello studio un’idea di ciò che sta accadendo. Ha usato il Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn per le scene senza peso e la Sinfonia dell’Antartide di Vaughan Williams per la sequenza lunare e gli effetti speciali dello Star Gate, con risultati sorprendenti. Mi sono ritirato convinto che abbiamo per le mani un capolavoro, se Stan riesce a continuare così.