“Corto Maltese dietro le quinte” di Augusto Q. Bruni (Edizioni Paginauno, 2021 pp. 384 € 30.00) rappresenta la celebrativa ed estetica consistenza letteraria dell’opera di Hugo Pratt. Il libro svolge la sua corrispondenza per ricordare il talento creativo di Hugo Pratt, attraverso il riferimento sapiente e originale della profonda e minuziosa appartenenza all’immaginario. Augusto Q. Bruni, allievo e collaboratore di Hugo Pratt, ricostruisce la linfa vitale dell’ispirazione, assapora la componente romantica e leggendaria del racconto, percorre il percorso iniziatico dell’insegnamento ricevuto, testimonia la funzione catartica dell’immenso patrimonio culturale, lo sfondo comunicativo della sceneggiatura. Lo svolgimento stilistico e tematico del libro evidenzia l’analisi introspettiva della scrittura, segue il solco espressivo dei riferimenti esotici e filosofici dell’avventura, indaga la sorgente istintiva dell’ introduzione propedeutica al cammino interiore, di ogni tavola ritratta in relazione allo sguardo magico e ironico sul mondo. L’incanto del processo fantasioso sostiene, tra le pagine, il segno distintivo del vivace entusiasmo, traccia l’intesa dell’inquietudine carismatica verso l’universo sconosciuto, distende l’alchimia del realismo visionario.
L’autore ospita lo spazio infinito delle emozioni e del magnetismo umano, spiega il cammino della preparazione e della maturazione dell’affascinante materiale prattiano, sulle rotte del disincanto, nella traiettoria della geografia dell’anima. L’incontro con Hugo Pratt permette ad Augusto Q. Bruni di riferire l’esperienza intrigante della complicità intellettiva tra maestro e discepolo, comprendere l’effetto del dialogo raffinato e lusinghiero, approfondire il riassunto biografico e la sua immensa consapevolezza, concentrare nella latitudine misteriosa della vita la sfumatura dell’intuito. “Corto Maltese dietro le quinte” svela i retroscena dell’essenza prodigiosa dell’arte, ricostruisce la dedizione invisibile all’interpretazione del racconto, indica la poetica illuminazione intorno a tutto quello che c’è dietro l’invenzione seducente delle storie, elogia l’inclinazione delle battute divertenti, il senso dell’umorismo. Il libro è un magnifico orientamento della memoria, segnala la mappa del sogno, il miraggio imprevisto del confine tra reale e irreale, intreccia lo smarrimento dell’orizzonte con il desiderio di disperdersi nella dimensione audace e visionaria della curiosità. Augusto Q. Bruni disegna l’arabesco della nostalgia, attraversa la solitudine della natura errante del viaggiatore, decifra la malinconia enigmatica dei segreti, l’esoterismo trasversale delle simbologie. Conferma la combinazione narrativa tra la confessione dell’autentica possibilità di fuga e le segnalazioni inconfondibili della connessione temporale, risponde alla suggestione della libertà attraverso rimandi storici, contesti fantastici e citazioni intriganti, per approfondire il carteggio meticoloso delle atmosfere, il coinvolgimento indispensabile alla fantasia intellettiva. Collega la quiete imperfetta degli scenari evocativi alla vocazione languida dei luoghi, nell’accurato principio dell’identità iconografica delle immagini.
Le pagine del libro esplorano l’itinerario chimerico e romanzesco nello spirito e nello stile di Hugo Pratt, ammaliante affabulatore della parola. La mitologia peregrina dell’ignoto racchiude nel rifugio della conoscenza la prestigiosa entità del mestiere dello scrittore. Dietro la scrittura di Hugo Pratt infatti si nasconde il rebus di Corto Maltese, il disegno straordinario e ineluttabile della vertigine emotiva, il lineamento labirintico degli eventi, l’impronta del distacco. Si dissolve la necessità dell’altrove, si trasferisce la metafisica della fede empatica nell’altro. Corto Maltese, inguaribile sognatore, padroneggia l’incredulità dell’esistenza, interroga l’incertezza, è il segno pittorico di un tempo sospeso tra il sorriso eccentrico e la bellezza eloquente del proprio respiro. “ All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per ripararsi durante un tifone, o per riposare e amare. Quell’orizzonte aperto sarebbe stato sempre lì, un invito ad andare” (Hugo Pratt “Corto Maltese Una ballata del mare salato”)
Rita Bompadre