Lavoratori indispensabili, dice. Lavoratori, dice. Indispensabili, dice. Io dico che se eravamo indispensabili quando morivamo in strada, in bilico su due ruote con quel cubo giallo rimpinzato di goma-wakame-alghe-sushi-sashimi-pizza-supplì-cibo-vario-con-un-profumino-da-sturbo, almeno due soldi li davano alle nostre famiglie, no? No. Il punto è che di noi rider non gliene frega un cazzo a nessuno. E non…
Continua a leggere >MariaGiovanna Luini inedita. La Badessa con il cuore rotto
Quei fili d’erba storti andrebbero tagliati: a lei non piace che la rugiada cada sulle pietre che escono dal convento, dice che è sprecata. Alle pietre non serve: possiedono una forza che non si deve vivificare, è perfetta così. La rugiada aiuta gli unguenti, le essenze, i decotti: all’inizio non riuscivo a raccoglierla e mi…
Continua a leggere >Paolo Maggis inedito. Iodio
Uscì inebetito. Aveva smesso di seguire il discorso del dottore da quando questi gli aveva comunicato che le analisi non evidenziavano alcuna alterazione, nessuna ragione apparente, nemmeno i valori dello iodio. Fu come se di colpo tutto il suo universo venisse risucchiato o sputato via. Non capiva. Tutto sembrava perfetto ma a quel tutto mancava…
Continua a leggere >Enrico Remmert inedito. Brasilia
Nel dicembre del millenovecentoottantaequalcosa, per una serie di circostanze che sarebbe lungo quanto poco utile spiegare, mi ritrovai a percorrere una strada assai lontana da casa: quella che collegava, e tuttora continua a collegare, Belo Horizonte a Brasilia. Di quei settecentotrentasei chilometri di strada – che oggi secondo Google Maps si percorrono in circa undici…
Continua a leggere >Gian Ruggero Manzoni inedito. Il mio amore per Tullia
Tullia è magra, alta, mora, bella, infine perennemente scontenta, ma decisa assieme. Ha un volto particolare, segnato, spigoloso e senza tempo. Abita a Milano dove, ricca di famiglia, vive di rendita, pratica yoga, spesso vola negli Stati Uniti e, come Napoleone, ha la fobia per le vespe. Un giorno, di un qualche anno fa, mi…
Continua a leggere >Filippo Tuena inedito. Tre abissi
Parrà strano al lettore, così come lo è stato per me, apprendere dallo Shakespeare Lexicon, – che dal 1902 racchiude in due volumi tutto il vocabolario tratto dai testi teatrali e dai versi attribuiti allo scrittore di Stratford-upon-Avon – l’evenienza della parola abisso (abysm). Ci si aspetterebbero numerose apparizioni di quell’antro oscuro che tutto divora…
Continua a leggere >Fabiano Massimi inedito. La prima volta
L’avevano sventrata come un pesce. Aperta con un taglio netto dall’inguine allo sterno, e poi, una volta rimossi tutti gli organi al di sotto dello stomaco, abbandonata in un bidone industriale nella discarica di Karlsfeld, come fosse un guscio vuoto. Invece era una donna, Heike Bottauer, aveva trentasette anni e lavorava come infermiera all’ospedale di…
Continua a leggere >Raul Montanari inedito. Nessuno può vederlo
1. La donna continua a correre. Lui sta nel buio. Lei corre. Lui l’aspetta dove sa. Lei ripensa alla sua vita, non tutta, solo a squarci. La città intorno sembra lontana. La notte no, è con loro. La donna corre, respira forte. Lui la sente arrivare. Sente il suo odore, crede di sentirlo, forse no….
Continua a leggere >Claudio Piersanti inedito. Robert sotto la neve
a Robert Walser Da qualche tempo lo assaliva il desiderio di tornare a Solothurn ma un po’ gli faceva paura e allora scappava subito nel bosco dovunque si trovasse. Il barocco è come una donna bella che si veste e si arriccia i capelli con cura maniacale, troppo consapevole di una bellezza che invece, proprio…
Continua a leggere >Stephen King inedito. “Before the play”, seconda parte
Scene II. A Bedroom in the Wee Hours of the Morning # Venire qui era stato un errore, e a Lottie Kilgallon non piaceva ammettere i suoi errori. E non ammetterò questo, pensò con determinazione mentre fissava il soffitto che luccicava sopra di lei. Suo marito da dieci giorni dormiva accanto a lei. Dormire il…
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