Ha inseguito la notte. Attraversato mari e continenti cavalcando i venti. Ha disubbidito agli ordini e ha alzato le tende per vedere ancora quella terra, per sentire ancora quel tremore. La prima volta fu un pomeriggio di inizio estate a Napoli, nel rione Sanità. Era piccolo, stava da solo a casa e giocava. Gli piaceva…
Continua a leggere >La donna dei cavalli
Al sud del mondo in Argentina, nella terra dove domina l’orizzonte e lo spazio arriva fino in fondo, dove riposa lo sguardo e il tempo si dilata e si moltiplica, è nata una bambina. Radici italiane, nome francese e spirito selvaggio. Vive nel campo e nella città e ogni cosa che guarda è cosa viva….
Continua a leggere >Argentina. Quel che la notte racconta al giorno
Argentina. Quel che la notte racconta al giorno. Questo antico passaparola stregato si nutre, ogni volta che viene raccontato, di nuovi significati, malintesi, benintesi. Noi tanto belli in uno specchio rotto. Noi tanto rotti in una foto. Il PAC prosegue nella sua esplorazione di Paesi e continenti attraverso l’arte e quest’anno l’Argentina è protagonista. All’inaugurazione,…
Continua a leggere >Aphrodisia – Immagini di un mondo fluttuante di Michele Iodice al MANN
Ieri sera e dopo un lungo viaggio siamo arrivati ad APHRODISIA, mostra dell’artista internazionale Michele Iodice a cura di Kathryn Weir. APHRODISIA. Territorio dell’anima e corpo umano che Michele Iodice racconta con tutti i linguaggi e materiali che può, dove sculture, dipinti e video, ironici oggetti di design e buchi sul muro per spiare il…
Continua a leggere >A proposito di Oppenheimer di Nolan
Memo a proposito di Oppenheimer di Nolan: 1) la figura di Jean Tatlock, (determinante nella vita di O.?), non è resa con attenzione, non si sa nemmeno se si sia suicidata (e Nolan lo mostra, lancia la mano, nasconde il guanto). 2) Trinity. Il sonetto xvi di John Donne: Batter my heart, three person’d God;…
Continua a leggere >Alberta Saladino e Michele Iodice: Trasformatio
Sono gli anni ’20 del secolo scorso. E’ finita la guerra e vogliamo dimenticare. Via la tragedia, le lacrime, la paura. Scot Joplin siede al pianoforte e va di ragtime. Il piede segue questo ritmo che cammina, non lento, non veloce, guardandosi intorno con un mezzo sorriso. La sigaretta col bocchino, capelli a caschetto e…
Continua a leggere >Intervista ad Alba Triana
Alba, prima luce del giorno che precede il sole e lo annuncia. Periodo di tempo che fa uscire il mondo dall’oscurità e lo tinge di una luce nuova, intermedia, e dove c’era oscurità, compaiono rilievi, colori, trame. Alba Triana sembra seguire il suo nome come un’indicazione, un segno. Come qualcuno che ha la missione di…
Continua a leggere >Intervista a Giampiero Romanò
Gli specchi hanno stregato il pensiero di poeti, scrittori e comuni mortali. Moltiplicatori insonni e fatali li chiama Borges; Specchio del principe era il nome di un genere letterario del Medioevo, testo che voleva riflettere le qualità morali dei sovrani; come moneta di scambio li usarono i conquistadores arrivati in America. Specchi sempre interi, uniformi…
Continua a leggere >Max Ernst a Palazzo Reale. Cosa siamo venuti a fare qui?
Cosa siamo venuti a fare qui? La bellezza di tutto, anche del tremendo, che ‘sarà convulsa o non sarà’, dice Breton, ci gira intorno giorno e notte, sempre e ovunque. E noi sempre in compagnia e sempre soli. Alcuni sembrano ben piantati nel loro destino e ci attirano, corriamo come polvere di ferro verso la…
Continua a leggere >La città e i cani. Velasco Vitali
«Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio». Italo Calvino, Le città invisibili Era la notte delle stelle cadenti in campagna, nel Lazio, e guardavo il cielo. Il cielo di notte a volte è…
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