Ben Lerner, The Topeka School (Farrar Straus and Giroux, 2019) È tornato Ben Lerner e è tornato sotto l’alter ego, neanche poi tanto alter, di Adam Gordon. The Topeka School forma una curiosa trilogia insieme ai suoi due predecessori, Leaving the Atocha Station (Coffee House, 2011; Un uomo di passaggio, trad. it. Laura Prandino, Neri Pozza, 2012) e 10:04 (Faber & Faber, 2014; Nel mondo a venire,…
Continua a leggere >Amelia Gray. Viscere
Jeff VanderMeer ha raccontato di come una volta un libraio avesse cercato di convincerlo a non comprare Gutshot (nell’edizione italiana Viscere) di Amelia Gray. Il povero libraio gli vide il libro in mano e gli disse “Guarda che questo libro è strano forte eh,” e la risposta di VanderMeer fu “ah lo so che è…
Continua a leggere >R. O. Kwon. Gli incendiari
Nei Nove saggi danteschi Borges scrisse che “innamorarsi significa crearsi una religione il cui Dio è fallibile.” Il suo riferimento era dichiaratamente l’abnegazione che Dante aveva per Beatrice, da cui accettava anche di essere ignorato e respinto, addirittura dileggiato e disprezzato, tanto forte era la sua dedizione. Quella di Dante per Beatrice era “un’adorazione idolatrica” che…
Continua a leggere >It is US: Migliori americani in traduzione italiana 2019
1. Robert Coover, La babysitter e altri racconti (traduttori vari, NN Editore) Robert Coover è un genio oltre che uno dei padri fondatori di certa letteratura post-moderna, insieme a Thomas Pynchon e Donald Barthelme. Non solo: è uno dei massimi scrittori americani almeno del secondo Novecento e è lo scrittore che più di ogni altro…
Continua a leggere >Ling Ma, Febbre
Si può scrivere un altro romanzo apocalittico nell’era dell’ipersaturazione di apocalissi annunciate, promesse, descritte o solo immaginate? La risposta è ovviamente sì, quel che è meno ovvio è riuscire a costruire un romanzo che non sia la ripetizione di schemi ormai già imbolsiti, prevedibili e scontati perché già fin troppo usati. Ling Ma ci è…
Continua a leggere >Robert Coover, La babysitter e altre storie
C’è chi fa letteratura e chi invece la disfa, la ridicolizza, la trasforma in satira e parodia, dissacra il sacro e il sacralizzato, in poche parole: la rende più umana. A questa tradizione appartengono per esempio il Satiricon o il Decamerone, e tra i contemporanei per certi versi Pynchon. A questa tradizione appartengono anche alcuni esempi cinematografici, come…
Continua a leggere >Ian McEwan, Macchine come me
Alan Turing è morto ma ha fatto in tempo a pronosticare il 2050 come l’anno in cui presumibilmente si sarebbero viste le prime Intelligenze Artificiali capaci di superare il Test di Turing, un test in cui si riuscirebbe a determinare se una macchina riesca o meno a pensare come un essere umano. Turing è morto,…
Continua a leggere >Ottessa Moshfegh, Il mio anno di riposo e oblio
Ci sono due tipi di libri che definiscono al meglio i tempi che stiamo vivendo e la generazione Millennial. Uno è l’autofiction sotto forma di “personal essay,” formato che meglio di qualunque altro riesce a soddisfare la domanda di storie personali che nasce nel mondo virtuale di blog e social (tra post di Facebook e…
Continua a leggere >Jennifer Clement, Gun love
Su The End of the Myth, lo storico Greg Grandin racconta di come nel 1811 il futuro presidente degli Stati Uniti Andrew Jackson fu fermato dall’agente federale Silas Dinsmoor mentre conduceva una coffle (una parata di schiavi afroamericani incatenati tra loro) lungo la tratta Natchez-Nashville. Trattandosi di una terra di confine tra i territori Chickasaw…
Continua a leggere >Richard Powers, Il sussurro del mondo
Per l’uomo che vive e vede il mondo dalla sua prospettiva miope e particolare, la storia del mondo coincide con la storia dell’umanità. In realtà la Storia ha un raggio molto più ampio, e di questo se n’era accorto benissimo anche Mark Twain, quando ebbe a dire che “Se oggi la Torre Eiffel rappresentasse l’età…
Continua a leggere >