Strano ibrido questo romanzo di Morbidelli. In parte formazione, in parte decostruzione. Due linee temporali che si muovono alternandosi: millenovecentottantanove / duemiladiciotto, tre punti di vista diversi ma complementari, due famiglie agli antipodi e un intreccio che si sviluppa per contrasti: Cosimo e Mina, figli dei padroni, Sergio, Carlino, Rosa, genesi degli oppressi. «Gli occhi…
Continua a leggere >Emanuela Cocco. Zona 42
In copertina uno sbaffo rosso attorcigliato. Verrebbe da pensare a dei graffi, forse una ciocca di capelli o un frammento di stoffa di una gonna strappata a forza; della violenza compiuta è rimasta quell’unica testimonianza: «sporca, guasta, sformata, rovinata per sempre». La gonna adesso è nelle mani dell’assassino, lo seguirà nella sua casa, è stata…
Continua a leggere >Juan Pablo Villalobos. Non pretendo che qualcuno mi creda
Con Villalobos ho capito che ogni pagina è un’incognita. Al termine della seconda opera dello scrittore messicano, portato meritatamente in Italia da Cento Autori, l’impressione generale è di essere stati travolti da qualcosa di indefinito, geniale, stordente come la bordata sonica di un riff psichedelico sotto il palco di un concerto in cui è proibito…
Continua a leggere >Lorenza Ghinelli. Ballata per Nina
Ultimo capitolo della trilogia delle Visioni iniziata nel 2019, con questo nuovo approdo nel plumbeo mondo di Nina, Lorenza Ghinelli porta a maturazione un discorso sulla formazione adolescenziale che l’autrice riminese porta avanti sin dal suo primo romanzo. Chi ha avuto modo di conoscere Nina dalla sua prima apparizione (recuperi caldamente consigliati ma non obbligati…
Continua a leggere >Giulia Della Cioppa. Ventre
Margherita ferma a letto. Il giorno del suo compleanno ha tentato di uccidersi, ce lo rivela nella prima riga dell’incipit: latte e Tavor, per addormentarsi, come fanno i bambini però non ce l’ha fatta, ad ammazzarsi, Margherita e adesso è bloccata nel letto di una stanza d’ospedale. Non può muoversi, non può parlare, quando ci…
Continua a leggere >Anna Adornato. Indivisi: storia di una salvezza
Si ha la sensazione di entrare in uno luogo di profonda intimità sfogliando le pagine del terzo romanzo di Anna Adornato, già edita per Wojtek con il precedente Gli affetti provvisori. Una stanza di letti sfatti e giochi di gioventù in cui il tempo per il gioco però qui non è più concesso. Viene da…
Continua a leggere >Morena Pedriali Errani. Prima che chiudiate gli occhi
Ci sono trame in narrativa che restano intrecciate all’ordito della storia, la nostra Storia, quella appunto con la “S” maiuscola, le stessa lettera che curiosamente ritorna anche in altre parole legate a questo contesto. Penso a termini come sopruso, sopraffazione, “sommerse”. Eccole dunque, le storie che restano sotto, schiacciate dalle pieghe degli eventi e dal…
Continua a leggere >Filippo Tuena. Il volo dell’occasione
Pare che certe storie possano nascere e compiersi solo a Parigi. Nella sua elegante cornice, tra rigattieri stracolmi di ricordi polverosi e raffinati bar in cui sorseggiare un bicchiere di Pernod si crea un’alchimia tutta unica, un limbo spazio temporale in cui il tempo assume i modi di un bambino capriccioso e le maledizioni non…
Continua a leggere >Claudio Morandini. La conca buia
C’è ne La Malora di Fenoglio, quel passo da pelle d’oca che ancora resta ficcato nella testa nonostante gli anni trascorsi dalla prima lettura, quando il padrone di Agostino salta sulla paglia e sembra voler correre ad alzare le mani, prima di sostenere a gran voce che “le donne sono bestie”. Che non si possono…
Continua a leggere >Luca Cristiano. Mezzafaccia
Ecco i nuovi zombi, signori. Gli sfigurati, smembrati, i non morti che a malapena si reggono in piedi ma che, udite udite, a questo giro di pandemia, invece che limitarsi a divorare hanno ritrovato la voglia di prendere in mano un libro, sforzarsi di ricordar parola, anzi, vi dirò di più, comprenderne il significato, persino….
Continua a leggere >