Si ha la sensazione di entrare in uno luogo di profonda intimità sfogliando le pagine del terzo romanzo di Anna Adornato, già edita per Wojtek con il precedente Gli affetti provvisori. Una stanza di letti sfatti e giochi di gioventù in cui il tempo per il gioco però qui non è più concesso. Viene da…
Continua a leggere >Morena Pedriali Errani. Prima che chiudiate gli occhi
Ci sono trame in narrativa che restano intrecciate all’ordito della storia, la nostra Storia, quella appunto con la “S” maiuscola, le stessa lettera che curiosamente ritorna anche in altre parole legate a questo contesto. Penso a termini come sopruso, sopraffazione, “sommerse”. Eccole dunque, le storie che restano sotto, schiacciate dalle pieghe degli eventi e dal…
Continua a leggere >Filippo Tuena. Il volo dell’occasione
Pare che certe storie possano nascere e compiersi solo a Parigi. Nella sua elegante cornice, tra rigattieri stracolmi di ricordi polverosi e raffinati bar in cui sorseggiare un bicchiere di Pernod si crea un’alchimia tutta unica, un limbo spazio temporale in cui il tempo assume i modi di un bambino capriccioso e le maledizioni non…
Continua a leggere >Claudio Morandini. La conca buia
C’è ne La Malora di Fenoglio, quel passo da pelle d’oca che ancora resta ficcato nella testa nonostante gli anni trascorsi dalla prima lettura, quando il padrone di Agostino salta sulla paglia e sembra voler correre ad alzare le mani, prima di sostenere a gran voce che “le donne sono bestie”. Che non si possono…
Continua a leggere >Luca Cristiano. Mezzafaccia
Ecco i nuovi zombi, signori. Gli sfigurati, smembrati, i non morti che a malapena si reggono in piedi ma che, udite udite, a questo giro di pandemia, invece che limitarsi a divorare hanno ritrovato la voglia di prendere in mano un libro, sforzarsi di ricordar parola, anzi, vi dirò di più, comprenderne il significato, persino….
Continua a leggere >Antonio Schiena. Chiodi
Per lo scrittore americano Henry Miller la crescita non è altro che un lungo e imprevisto salto nel buio. Un atto spontaneo, inevitabile ma anche estremamente pericoloso in quanto incapace di appoggiarsi al beneficio di nessuna esperienza pregressa. Crescere dunque può essere sinonimo di saltare, varcare il confine tra un prima e un dopo, crescere…
Continua a leggere >Michele Monina. Il mondo per il verso giusto
L’infausta estate 2023 è stata protagonista di una lunga sequenza di sciagure che si sono abbattute sulla nostra penisola: dalla prematura dipartita di alcune figure di spicco del panorama culturale, a una serie di catastrofi climatiche e fatti di cronaca che, sommati all’esodo dalla recente pandemia ancora gravante sulle nostre spalle, hanno portato all’inevitabile aumento…
Continua a leggere >Simone Salomoni. Operaprima
Quando leggo un libro spesso mi diverto a immaginarlo oggetto. Un gioco bambino che mi aiuta a classificare le letture, ricordarle nel tempo. Nel caso di Operaprima, la prima immagine balzata alla mente è quella di un prisma ottico. Una piramide dai bordi spigolosi, taglienti, pericolosi ma in grado di riflettere una luce vivissima le…
Continua a leggere >Gaia Giovagnoli. Chiedi se vive o se muore
La mente a volte fa capriole inaspettate mentre ci si ritrova a ripensare ai libri sfogliati di recente. Tra Gaia e Celati, in apparenza lontanissimi, nulla appare accomunarli eppure c’è un racconto breve di quel narratore delle mie pianure che a questo giro di walzer mi è balzato in testa quasi spontaneo. Mi riferisco al…
Continua a leggere >Francesco Marangi. Angeli di sale
Naturale, oserei dire fisiologico mentre si sfogliano queste pagine, andare con la testa alla primigenia definizione di «definitivamente dannato», tanto cara a Faulkner quanto a gran parte della sua opera. Un marchio di stile e pensiero che, da spauracchio del singolo, nell’opera dello scrittore statunitense diventa monito di un intero albero genealogico. Una maledizione della…
Continua a leggere >