Si entra con passo vellutato nel nuovo romanzo di Mario Fortunato, Vita immaginaria di un alloro edito per Aboca Edizioni nella collana Il bosco degli scrittori. Viene di ispirare a gran petto mentre scorrono i paragrafi, non per esigenze di prosa, semmai per il desiderio di regalarsi il tempo di una riflessione in più. Il…
Continua a leggere >Giovanni Bitetto. Sacro niente
C’è un lavorio sotterraneo in questo nuovo testo di Giovanni Bitetto che rimanda al gesto già presente nel titolo dell’opera prima. Quello stesso scavare, incessante, che qui si compie nelle confessioni degli imploranti, dei devoti, di coloro che nel conforto (e confronto) con una statua di marmo dalle sembianze umane riescono a trarre la pace…
Continua a leggere >Francesco Borrasso. Sott’acqua
Diventare un pesce per elaborare il lutto. Un pesce, proprio così, con tanto di pinna caudale e branchie nel collo, ché mica solo di scarafaggi e faine è fatto il mondo letterario. Può succedere, se il dolore è troppo grande, se la pressione nello stomaco è troppo forte, se le cose attorno iniziano a muoversi…
Continua a leggere >Sergio La Chiusa. Madre nel cassetto
La madre del protagonista di questa storia cerca di suicidarsi tutte le settimane, la domenica, di preferenza. Il padre, assuefatto dall’immancabile messinscena, l’ammonisce con frasi di circostanza mentre si taglia le unghie in attesa di tornare allo stadio. Il figlio assiste impassibile, in silenzio, mentre il rito domestico si compie e la sua memoria si…
Continua a leggere >Olivier Mak-Bouchard. Il canto del Mistral
Anima dell’uomo, come somigli all’acqua! Destino dell’uomo, come somigli al vento! Mi torna alla mente questo verso di una celebre poesia di Goethe mentre ripenso alle pagine della nuova uscita Alter Ego, Il canto del Mistral, romanzo di esordio di Olivier Mak-Bouchard, pubblicato in Italia con l’ottima traduzione di Camilla Diez. C’è un forte legame…
Continua a leggere >Gianmarco Perale. Amico mio
Se c’è una cosa di cui mi convinco sempre più, leggendo autori contemporanei, è l’importanza della costruzione di una voce riconoscibile. Ancor prima della trama, ancor prima della struttura, saper trovare la propria nicchia autoriale attraverso la definizione di uno stile personale, in un panorama editoriale odierno bulimico e iperattivo, è quanto mai fondamentale. Non…
Continua a leggere >Mattia Insolia. Cieli in fiamme
Mattia Insolia ha il privilegio di riuscire a rendere antipatici i protagonisti delle sue storie. Privilegio per nulla scontato, oserei dire coraggioso, in un panorama editoriale permeato da una coltre perbenista e livellante. L’aveva già fatto con la sua opera d’esordio, Gli affamati (Ponte alle Grazie) che gli valse il consenso di critica e pubblico…
Continua a leggere >Caterina Falconi. Rose di capodanno
C’è un modo di trattare il genere che permette di abbatterne i confini, superandolo. L’indagine sul crimine, se trattata con giusta sensibilità e dovuta competenza, può ampliarsi, ramificandosi oltre il polveroso trittico delitto-ispettore-investigazione, mostrandoci uno spettro più ampio. Ecco quindi che il corpo della vittima non è più solo il pretesto per mettere in moto…
Continua a leggere >Umberto Fracchia. Una notte nella stazione di Silvi
C’è una collana editoriale, Scintille, il cui nome è preambolo del suo contenuto e un editore, Divergenze, che dal 2021 sta curando una serie di volumi in cui l’estrema attenzione traspare già al tatto. Dalla rilegatura a filo di refe, alla scelta di un cartoncino Woodstock tender cream per la copertina e carta Arena ivory…
Continua a leggere >Juan Pablo Villalobos. Ti vendo un cane
Ci sono scarafaggi che infestano l’edificio e scarafaggi che si annidano tra i paragrafi del romanzo. Sono animali minuscoli e un po ‘ molesti, per nulla cattivi e neppure pericolosi, soltanto molto, molto irrequieti. Li si avverte durante la lettura mentre si muovono negli interstizi, quando corrono lungo gli scalini del condominio, tra i pensieri…
Continua a leggere >