Il mondo fuori sta esplodendo. Lo sappiamo tutti. Sblocchiamo il telefono e ci arruoliamo in battaglie d’importanza cruciale: il destino della democrazia, i diritti sociali, le lotte di classe, tutto schiacciato dentro il flusso di un unico post, il cambiamento climatico ci ridurrà in cenere ma la priorità adesso è spuntarla sull’hater iracondo che ci…
Continua a leggere >Martino Gozzi. Il libro della pioggia
“Il ricordo sbiadisce, il ricordo si adatta, il ricordo si adegua a ciò che pensiamo di ricordare.” Questa citazione di Joan Didion, tratta da uno dei suoi romanzi più struggenti (Blue Nights, 2011) mi pare quanto mai coerente per introdurre un testo che prende vita esso stesso da un ricordo. Un’amicizia importante, profonda, che fa…
Continua a leggere >Gianfranco Di Fiore. L’amore inutile
Due voci che si alternano – lei, lui, li chiameremo così, perché altro non sono che pronomi, singolari, tranne quell’unica volta, il giorno saturo di luce perlata in cui si avvicinarono e lui vide i suoi occhi color del mare, nell’albergo di famiglia, durante un matrimonio a cui lei non avrebbe voluto partecipare. Lui quella…
Continua a leggere >Piero Balzoni. Vita degli anfibi
L’acqua come elemento principale. Ritorna, ciclicamente, lungo tutta la narrazione. Un’acqua di lago che a volte è cristallina, cangiante, cosparsa di lucori cisposi che restano impressi nella retina dei ricordi e poi un’altro tipo di acqua, quella dei fondali, più torbida, inquinata dalla fanghiglia, un rifugio per creature in divenire, cattedrale di segreti e corridoi…
Continua a leggere >Giuseppe Caputo. Un mondo orfano
Si inizia nel buio. Corpi vicini, sudati, si vedono solo i denti, sorridono questi corpi, sembrano in attesa di una rivelazione, nel mentre si strusciano, ansimano, alcuni si svestono, nel buio, sempre nel buio, in attesa che la musica inizi, che la luna scenda su di loro, proietti una luce, artificiale o naturale, a questi…
Continua a leggere >Daniele Pasquini. Un naufragio
Un aereo che precipita, un’isola deserta, una manciata di sopravvissuti che di colpo si ritrovano a vestire i panni del Robinson Crusoe di turno, suona qualcosa di già visto, letto, ascoltato, certo, ma di pasta narrativa si sta parlando in questa sede, non di idee. Se l’originalità non è prerogativa dell’opera in questione, lo possono…
Continua a leggere >Lorenza Ghinelli. La stirpe e il sangue
Di Divoratori e bunny-killer, di incubi del subconscio e mostri della carne in generale, la scrittrice cesenate è penna tra le più prolifiche che io conosca. Attenta osservatrice e narratrice di quel confine oscuro che tanto attira e ammalia l’animale (dis)umano, Lorenza Ghinelli, nei suoi quindici anni di creazioni, ha dimostrato una capacità immaginativa che…
Continua a leggere >Marco Missiroli. Avere tutto
A Missiroli piace spiazzare il lettore. Ogni suo libro si può considerare come un mondo a sé, una tematica cardine, pochi personaggi, una prosa che fa scuola. Se con il primo Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli, 2015) scoprivamo il mondo sessuale attraverso gli occhi di un dodicenne e con Fedeltà, entravamo a piè pari…
Continua a leggere >Torcuato Luca de Tena. Le linee storte di Dio
Arriva finalmente in Italia, dopo 44 anni dalla sua prima edizione spagnola, l’opera di Torcuato Luca de Tena, giornalista madrileno, conosciuto e apprezzato in patria ma praticamente sconosciuto nel nostro continente, in una pregevole edizione a cura di Ariase Barretta per le edizioni Vallecchi. Le linee storte di Dio (titolo originale Los renglone storcidos de…
Continua a leggere >Davide Orecchio. Qualcosa sulla terra
L’ultima recensione dell’anno. Mancano due giorni alla fine del 2022 e sento sempre addosso un alone nostalgico, apocalittico, nei giorni che precedono il capodanno. Non è un caso ma una scelta voluta aver tenuto come ultima lettura questo “libretto” di Davide Orecchio (il termine è riduttivo solo per foliazione: una sessantina di pagine in tutto),…
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