“Quaderno ideale” di Brenda Lozano (Alter Ego Edizioni, 2022 pp. 210 € 17.00), nella traduzione di Giulia Zavagna, esce il 20 ottobre nelle librerie. Un romanzo intimo e privato, un itinerario introspettivo lungo il sentiero imperfetto dell’amore. La protagonista, dopo un incidente, si trova ad annotare le proprie osservazioni, a scrivere le ispirazioni su un “quaderno ideale”, tramutando la sua singolare riflessione sulla vita nel contenuto universale dell’assenza, mentre attende il ritorno del fidanzato Jonás dalla Spagna. “Quaderno ideale” racconta una storia intelligente e sfrontata, esplora la frammentaria quotidianità dei legami, la percezione del contenuto obliquo dei comportamenti umani, analizza con tagliente ironia il senso di appartenenza nell’esercizio intellettivo delle domande e dei dubbi. Brenda Lozano possiede una lucida e vivace attitudine rappresentativa della realtà, coniuga la spontaneità e la leggerezza con la consistenza della condivisione, nella comprensione del genere umano. Il registro interpretativo del suo quaderno personale distende il supporto emotivo delle idee, l’origine autentica delle convinzioni, incrocia i suggerimenti delle esperienze, le suggestioni degli avvenimenti. Il processo creativo dell’opera racchiude l’essenza esplicita dei sentimenti, elogiati nella potenza evocativa della narrazione, raccoglie il tragitto malinconico della solitudine, spiega la finalità rivelatrice e liberatoria della scrittura. L’autrice espone la relazione individuale con il profilo collettivo e l’attualità della sua biografia, spiegata nella Città del Messico, oltrepassa la materia locale del racconto nella parentesi suggestiva della nostalgia, accoglie la memoria della tradizione letteraria messicana. Elabora una storia che considera la prospettiva vitale degli interrogativi, nell’invito elegiaco all’attesa. Traduce la sensazione dell’orizzonte esistenziale lungo la connessione affettiva e consapevole di ogni aspettativa. Rintraccia le coordinate dell’anima, esprime la saggezza del cuore. La celebrazione della magia della vita sorprende il desiderio di riuscire a riconoscere, dentro noi stessi, la fiducia e la forza spirituale, ad abitare il luogo delle confidenze. Brenda Lozano si apre all’umanità, con il suo “Quaderno ideale”, sfoglia le pagine della maturità, nella considerazione attenta e illuminante del pensiero. I personaggi che ruotano intorno alla sua capacità intuitiva d’indagine interiore, esprimono la complessità tra sconforto e consolazione. Il ritmo spiritoso e seducente del libro conferma l’arte di saper scommettere con le parole, di rendere stravagante la complicità psicologica con il respiro dell’acuta, puntuale e meditata considerazione degli altri. “Quaderno ideale” contiene appunti di vita, disgrega presentimenti, scompone la tela della coscienza, scioglie il dolore delle pareti domestiche. Affronta, come nella simbologia del telaio di Penelope, l’evocazione del ritorno, la restituzione della speranza. La sospensione inghiotte il significato ultimo del libro, solleva il cambiamento dalla volontà di recuperare la propria strada nel mondo, di dare un deciso contenuto all’esistenza, un merito coraggioso alle trasformazioni, sfidando l’esitazione dello stato d’animo impaziente e timoroso, come riporta l’iscrizione all’inizio del libro: “Poiché sempre è l’amore di timori pieno” (Ovidio, Heroides, Lettera di Penelope a Ulisse)
Rita Bompadre
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“Ancora non mi muovo perché mi piacerebbe dirti qui, prima che torni questa sera, che è possibile che non mi trasformerò mai in uccello. Non è il finale ideale, ma che possiamo farci. Non mi trasformerò, fra le altre cose, perché per profondo o superficiale che sia il viaggio, quel che si trasforma è il modo in cui raccontiamo.Sequesto si trasforma, allora tutto si trasforma. L’infortunio, il dolore, la tragedia, devono trasformarsi in un’altra cosa. Forse per questo è necessario guardare indietro, andare indietro per stare qui. Guardare la tragedia per trasformarla, per stare qui. Non solo stare qui, stare bene qui. Qui, in questo Paese. Qui, in questo appartamento.
Cambiare. Disconoscersi è più importante che conoscersi.”