Massimo Cacciari discute del nuovo significato che può avere oggi “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità” di Walter Benjamin che Einaudi ripubblica in questi giorni a cura di Francesco Valagussa.
A dominare il saggio del pensatore tedesco è la malinconia per Cacciari, come “sofferta lucidità analitica di fronte alla moderna crisi del fatto artistico o dell’arte in quanto tale”.
“Per Benjamin l’artista moderno o è metropolitano o non è. La metropoli è ancora la stella che orienta che orienta tutta la vita sociale e politica con le sue pulsioni, contraddizioni, lotta di classe….. oggi però quella metropoli non esiste più”.
(Marco Cicala, pag. 103, il Venerdì, 13-1-12)