Irene è un personaggio senza volto, una ragazza come tante, impegnata nel lavoro, nello studio e nelle mense per i barboni, dove presta assistenza volontaria. La sua vita però viene radicalmente stravolta: il tumore al seno spezza ogni speranza. E da questo momento inizia un viaggio nella solitudine, in un luogo altro, lontano da tutti e da tutto. Il surreale diventa preferibile al reale ed è così che inizia a fantasticare, sogna di diventare un’eroina che gira per le strade di Parigi con una spada facendo piazza pulita di tutto ciò che è inutile: dai sentimenti alle persone.
“Irene e i clochard” (ed. Canicola, traduzione Ilaria Tontardini, pp. 120, euro 15) è fumetto nel fumetto, visto che la protagonista presenta il suo progetto sui barboni proprio a Florent Ruppert e Jérome Mulot che nella realtà sono gli autori del fumetto stesso e che sono conosciuti nel panorama fumettistico italiano grazie alla traduzione e pubblicazione per opera di Canicola, l’associazione culturale e casa editrice di Bologna che propone, periodicamente, fumettisti e scrittori di talento, dotati di notevole verve grafica e narrativa.
(Sara Durantini, Corsi e Rincorsi.it, 16-1-2012)