Non è mai facile venire a patti coi vuoti: specialmente quando si è rimasti orfani a tre anni per una fatalità mai chiarita, se la figura dei genitori che ti hanno lasciato solo al mondo è scontornata, se è vero – come parrebbe – che questi potrebbero essere stati carnefici e poi vittime di un…
Continua a leggere >Piergianni Curti. Quando i padri camminavano nel vuoto
È la storia di un padre lontano dall’essere perfetto e che porta invece con sé una discreta summa di manchevolezze: latinista responsabile della realizzazione di convegni attesi e partecipati ma avversati dal piccolo politico di turno, fragile, inattuale insegnante promotore di scelte incomprese dai suoi studenti, il principale protagonista di Quando i padri camminavano nel…
Continua a leggere >Chiamatemi Ismaele
Chiamatemi Ismaele È l’incipit fulminante per antonomasia: due sole parole, un appello. Se voi, Lettori, così chiamerete il Narrante, entrando in una confidenza ineluttabile, si schiuderà ai vostri occhi una vicenda tragica e straordinaria di ossessione e resistenza, di coraggio e tenacia, di un tentativo superbo dell’Uomo di soggiogare Natura e Destino. Con la dichiarazione…
Continua a leggere >Roberto Saporito. Come una barca sul cemento
Era uno stimato docente universitario ma si è macchiato di una grave colpa: messo per questo alla berlina (più che giustificata, si scopre con l’andare della trama), si reinventa una vita e un lavoro: si rifugerà in Toscana e diventerà un guardiano notturno in una rimessa di barche dove dovrà adattarsi, tra l’altro, ai ritmi…
Continua a leggere >Italo Calvino. Se una notte d’inverno un viaggiatore
Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti, Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la…
Continua a leggere >Francesca Piovesan. A pelle scoperta
Tamara non usava più la valigia, che restava ferma nel secondo armadio del suo appartamento. L’armadio per il cambio di stagione. Adesso usava un borsone marrone dove infilava e pressava i vestiti, e poco importava se quando lo svuotava e li sistemava in qualche armadio lontano chilometri i vestiti erano in disordine, stropicciati, con pieghe…
Continua a leggere >Eleonora Molisani. Affetti Collaterali
In una Milano che è monumento alla fierezza, sempre composta, pulita, discreta, ma anche città pensierosa, preoccupata, inquieta, si muovono sei personaggi in un momento di profonda crisi esistenziale. I due – apparentemente – principali sono Nero e Scura, coppia di larghe possibilità economiche, modelli di un successo profondamente voluto, costruito con accanimento, che vivono ora sprofondati nelle zolle…
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