«Piazza della Loggia è la più politica tra le stragi ascritte alla strategia della tensione. La bomba colpisce vittime innocenti, ma ha il valore aggiunto di puntare a chi quel giorno, a Brescia, sta manifestando il suo credo antifascista. Il processo, come tutti i processi sulle trame di quegli anni, è lungo e accidentato. Si…
Continua a leggere >Antonello Saiz racconta “Memorie di un dittatore” di Paolo Zardi
«Ero pronto a sfondare la porta del potere con la forza: abbassai la maniglia, ed era aperta… Non è un caso che gli uomini di Stato che si sono dimostrati i più abili siano sempre stati considerati delle mezze tacche, prima che salissero al potere. Tuttavia pochi sembrano porsi quella domanda che a me è…
Continua a leggere >Antonello Saiz racconta “Sangue di Giuda” di Graziano Gala
«Nun era possibile ca dintr’a nu paise a cussì grande comm’ a Merulana non stava, nottetempo, nu televisore disponibbile: na cosa vecchia, sia chiaro, affittabbile, in permuta, in prestito, in pagherò, ca passare ‘a notte a consumarsi i talloni sull’asfalto non piace mai a nisciunu, men che mai a uno ca ‘a casa ‘a tiene,…
Continua a leggere >Antonello Saiz racconta “Isla Bonita. Amori, bugie e colpi di tacco” di Nicola Muscas
«Il brivido di uno stadio con sessantamila spettatori che offrirebbero in sacrificio le loro mogli per un destro ben assestato all’incrocio dei pali. Sono come le stelle del circo di un tempo, gli acrobati senza rete. È l’idea stessa di cadere che li eccita, che dà loro la forza, linfa, motivazione. Quanto più in basso…
Continua a leggere >Antonello Saiz racconta “Blu” di Giorgia Tribuiani
«Guarda il presente, Blu, guarda Ginevra nel bicchiere d’acqua, le sue labbra, non ha nessuna voglia di accettare tutto questo, prende un sospiro e dice: Vorrei essere buona. Meritarmi un po’ di bene. Cos’è che ti fa paura, Blu? Io. Le mie colpe. I colori che si corrompono. Le cose che si corrompono. Rovinare le…
Continua a leggere >Antonello Saiz racconta “I tedeschi” di Jakuba Katalpa
«A volte sognavamo che un giorno la nonna avrebbe ripreso piena coscienza, guarita e con una memoria perfetta, e ci avrebbe raccontato tutto quello che volevamo sapere. Non ci passava neanche per la testa che i suoi segreti li avrebbe voluti preservare, che avrebbe potuto rannicchiarsi intorno a essi, circondarli con le braccia e non…
Continua a leggere >Antonello Saiz racconta “La seduta spiritica” di Antonio Iovane
«Le cose sono quasi sempre semplici, pensa Leonardo Sciascia, mentre quel 10 giugno 1981 un futuro presidente del Consiglio e della Commissione europea sta raccontando, a lui e ad altri onorevoli deputati, di una seduta spiritica alla quale ha partecipato insieme a un gruppo di amici democristiani a pochi giorni dal rapimento Moro.» Antonio Iovane,…
Continua a leggere >Antonello Saiz racconta “La memoria dell’uguale” di Alfredo Zucchi
«Se fossi il demone di Maxwell, conoscerei tutte le variabili, sarei in grado di sciogliere il nodo dell’entropia e dell’irreversibilità del tempo, eviterei l’inevitabile.» Sul bordo di un evento, in La memoria dell’uguale di Alfredo Zucchi, Alessandro Polidoro Editore 2021 Fare agguati/incursioni sulle pagine delle case editrici indipendenti è diventato un appuntamento fisso delle mie…
Continua a leggere >Antonello Saiz racconta “Memorie dal sottobosco. Un coleottero dei funghi” di Tommaso Lisa
«Certo, il sottobosco mi parla – parla a me – ma io sono anche parlato dal sottobosco, grazie al profumo emanato dall’insetto, alla colorazione vibrante sulle elitre come pure al fungo in cui vive – regredendo in un alternativo “paese delle meraviglie”.» Memorie dal sottobosco, Tommaso Lisa, Exòrma edizioni Fare degli agguanti/incursioni sulle bacheche delle…
Continua a leggere >Antonello Saiz racconta Leonardo Sinisgalli, Giuseppe Lupo e la “lucanità”
«Perdonatemi se i fiori stentano ad aprirsi, se l’esplosione è troppo lenta, se le gemme non spuntano. Perdonate il viso duro, lo sguardo ingrato dei miei arbusti. Voi sapete con che acqua ho innaffiato il mio giardino. Devo fare sforzi feroci per rimuovere la zolla troppo arida, devo spingere il seme sotto terra. Non ho…
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