Sento la polizia che si stringe, li sento lì fuori mentre fanno le loro mosse, mentre preparano le loro demoniache “bambole” degli informatori, borbottano sul cucchiaio e sul contagocce che ho buttato via alla stazione di Piazza Washington, scavalco la porta girevole e le due rampe giù per le scale di ferro, ce la faccio…
Continua a leggere >Thomas Pynchon: V
1955, la vigilia di Natale. Benny Profane, jeans neri, giubbotto di pelle scamosciata, scarpe da ginnastica e cappellone da cow-boy, si trovava a passare da Norfolk, in Virginia. Essendo uno che si lasciava facilmente prendere dagli attacchi di nostalgia, aveva pensato di fare un salto al Sailor’s Grave, la bettola sulla East Main dove un…
Continua a leggere >Raymond Queneau: I fiori blu
Formalismo? Avanguardia? Classico? Il genio sulla carta è genio. Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d’Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica. La trovò poco chiara. Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là. Sulle rive del vicino rivo…
Continua a leggere >I sette messaggeri
Partito ad esplorare il regno di mio padre, di giorno in giorno vado allontanandomi dalla città e le notizie che mi giungono si fanno sempre più rare. Ho cominciato il viaggio poco più che trentenne e più di otto anni sono passati, esattamente otto anni, sei mesi e quindici giorni di ininterrotto cammino. Credevo, alla…
Continua a leggere >Cosmopolis
Ora il sonno lo abbandonava più spesso, non una o due bensì quattro, cinque volte la settimana. Che cosa faceva in quei momenti? Non passeggiava a lungo dentro gli arabeschi dell’alba. Non aveva un amico tanto intimo da sopportare il tormento di una telefonata. Cosa dirgli? Era una questione di silenzi, non di parole. Cercava…
Continua a leggere >La vita istruzioni per l'uso
Sì, tutto potrebbe iniziare così, qui, in questo modo, una maniera un po’ pesante e lenta, nel luogo neutro che appartiene a tutti e a nessuno, dove la gente s’incontra quasi senza vedersi, in cui la vita dell’edificio si ripercuote, lontana e regolare. Di quello che succede dietro le pesanti porte degli appartamenti, spesso se…
Continua a leggere >Franz Kafka: Il processo
Qualcuno doveva aver calunniato Joseph K. perché, senza che avesse fatto niente di male, una mattina fu arrestato. La cuoca della signora Grubach, la sua affittacamere, che ogni mattina verso le otto gli portava la colazione, quella volta non venne. Non era mai successo fino allora. K. aspettò ancora un po’, guardò dal suo cuscino…
Continua a leggere >La Biblioteca di Babele
L’universo (che altri chiama la Biblioteca) si compone d’un numero indefinito, e forse infinito, di gallerie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di basse ringhiere. Da qualsiasi esagono si vedono i piani superiori e inferiori, interminabilmente. La distribuzione degli oggetti nelle gallerie è invariabile. Venticinque vasti scaffali, in ragione di cinque per…
Continua a leggere >Osip Emil'evic Mandel'štam: Viaggio in Armenia
Sull’isola Sevan, che si distingue per due pregevolissimi monumenti architettonici del VII secolo così come per le grotte di pidocchiosi eremiti da poco deceduti – capanne sotterranee invase da ortiche e lappole, non più spaventevoli di cantine di dacie abbandonate -, io ho vissuto un mese, godendo dell’immobilità dell’acqua lacustre a un’altezza di quattromila piedi…
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