Partiamo da un aneddoto. Giorni fa ho provato, su Facebook, a dire, sinteticamente e apoditticamente come si confà a un ‘social’, la mia su Pier Paolo Pasolini. Pur essendo abituato a ricevere risposte aggressive ogni volta che provo a mettere in dubbio tutte le indiscutibili qualità di uno dei due santini ufficiali della sinistra Sinistra…
Continua a leggere >Stagione di premi letterari: la prosa è uno Strega, ma la poesia è una Scimia che si chiama Tombo
La scimia (con una sola m) Tombo è la protagonista di un celeberrimo racconto di un celeberrimo irregolare delle nostre lettere, Tommaso Landolfi. Di proprietà di due zittelle (con due t), Tombo di notte si scioglie dalla catena, fugge via dalla sua gabbia e va nel vicino convento dove, salita sull’altare, mimando il rito sacro, mangia ostie e…
Continua a leggere >Filologia fa rima con malattia?
Ho appena terminato di leggere l’introduzione e alcuni degli apparati introduttivi di Poesia e Storia, coordinato da Niva Lorenzini e Stefano Colangelo uscito per la serie universitaria di Bruno Mondadori. Ovviamente mi riservo di dedicare più tempo e attenzione al tutto, ma un’osservazione mi piace farla subito, poiché si è imposta alla mia attenzione con…
Continua a leggere >Di un giovane poeta chiamato Dubito e del suo respiro….
Ho conosciuto Alberto Feltrin, detto Dubito, quando ancora andava a scuola, nello stesso Liceo Artistico dove insegno io. Più che conoscerci ci siamo riconosciuti. Avevamo gli stessi difetti: fumavamo troppo, avevamo un insano e maniacale amore per la poesia e per la musica, sul palco tendevamo a urlare, a star sopra le righe, a far…
Continua a leggere >Imitazioni? No grazie
Hai voglia a provare a far finta di nulla e a dimenticare che l’Ytaglia è l’Ytaglia e che qua tutto accade in certo modo che una volta si sarebbe definito sciatto e provinciale, almeno ogni volta che LorSignori del mainstream ci mettono le loro manacce sopra. Questa volta tocca alla video-poesia. Sono ormai almeno tre…
Continua a leggere >Capolavori? No, grazie! Canoni? Abbiamo già dato!
E’ stato pubblicato sul Giornale un lungo articolo di Pierfrancesco Borgia che, prendendo spunto dalla pubblicazione in Francia di A propos des chefs-d’oevre (Grasset) di Charles Dantzig, prova, secondo una formula-calco ahimè ben nota ed utilizzatissima dalla stampa specializzata italiota, a replicare il meccanismo, chiedendo a una serie di nuovi autori nostrani di killerare a…
Continua a leggere >E l'Itaglia è questa qua.
Breve e conciso. Le cose stanno così: ciò che avviene è che ogni volta che si prova a far presente a chi occupa la totalità della sfera semiotica poetica, che la poesia può darsi anche oralizzata, la reazione coatta che ne consegue è che costoro strillino come aquile accusando l’altro di voler costituire gerarchie, di…
Continua a leggere >La critica (e l'antologista) 'fuori di sé'
Che a criticare lo spoken word siano i poeti di derivazione simbolista, orfica, o crepuscolare c’è ovviamente poco da stupirsi. Anzi, da questo punto di vista, va loro riconosciuta la stessa coerenza che poi, platealmente, perdono quando, tenuti al guinzaglio dal proprio Narciso, salgono sul palco a pronunciare i loro versi. In un bellissimo saggio…
Continua a leggere >L'Italia dei "poetini".
Nessuno se la prenda a male, ma questa è davvero l’Italia dei ‘poetini’. A gettare uno sguardo a ciò che fanno la maggior parte dei poeti delle nuove e nuovissime generazioni, almeno quelli più ‘visibili’, viene lo sconforto. Mentre nel resto del mondo la poesia si avventura su strade nuove, tenta di ritrovare il senso…
Continua a leggere >Manca la critica poetica.
Il mutamento profondo e radicale che sta attraversando la poesia contemporanea, facendola rinascere come arte dell’orecchio, avrà indubbiamente più difficoltà ad essere recepito, compreso ed accettato se, accanto ai poeti, non saranno presenti i critici e gli storici. Come ho già avuto modo di sostenere sul Verri, il problema è, però, di categorie analitiche che…
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