Quando abbiamo lanciato il nostro Decalogo letterario, alcuni scrittori lo hanno definito banale. Demetrio Paolin in un post ha ripercorso i punti uno a uno, indicando riferimenti a opere che a suo parere li soddisfacevano già. Per noi, un punto qualificante: i riferimenti citati erano tutti capolavori, anche se per lo più stranieri. Il punto…
Continua a leggere >Il decalogo dei lettori imperdonabili
Soprattutto i lettori imperdonabili esigono cambiamenti radicali. Lungi dal costituire un terminale passivo del commercio editoriale, rivendicano un ruolo attivo e complementare nella ridefinizione dell’opera letteraria, invitando gli scrittori a un bagno di umiltà. Ecco quindi il loro decalogo: Al lettore imperdonabile non piace niente. Non legge o ha smesso di leggere la narrativa italiana…
Continua a leggere >L’imperdonabile sfida a regola d’arte
Questa di seguito è la versione più sintetica e ‘strong’ del nostro Manifesto uscito per Il Fatto quotidiano pochi giorni fa. Si tratta di una versione che chiarisce il fatto che gli Imperdonabili lanciano una vera e propria sfida artistica e letteraria, non si limitano a dare consigli di scrittura applicabili come si vuole. Le…
Continua a leggere >«Taci, anzi parla.» Contro tutti i poteri costituiti, un’arte in dialogo con l’esistenza.
Avevo poco più di 20 anni e frequentavo l’Accademia di Belle Arti di Carrara quando riuscii ad avere un appuntamento con il gallerista milanese Enzo Cannaviello, pioniere dell’arte contemporanea e talent scout di riferimento per i giovani artisti sul finire degli anni ’90. Di fronte ai miei lavori disse che sì, erano interessanti, era interessato,…
Continua a leggere >Contro gli scrittori che non sono dovuti emigrare: manifesto di un’expat palermitana
Ci sono tante ragioni per andare via. Una è l’impulso della curiosità e della scoperta. Un’altra è la volontà di liberarsi da ciò che si dà per scontato, il vizio che usa il potere. Così, con queste convinzioni in testa, ho lasciato Palermo. Perché con le borse di studio – a fine anni Novanta –…
Continua a leggere >Contro l’estinzione della civiltà del libro è necessaria l’etica e l’estetica punk degli Imperdonabili
Se dovessi scrivere un Manifesto personale mi piacerebbe farlo alla maniera di Francois Villon, caro a me come a Brecht. L’inizio potrebbe suonare così: “Sarò per te il topo che ti ruba il grano e infesta il granaio, la carie per i tuoi denti, l’appeso alla tua finestra mosso senza posa dal vento, il buco…
Continua a leggere >Contro gli scrittori che non fanno figli, l’imperdonabile manifesto di Michela Srpic
«Spingi dove ti fa più male!» Dove pulsa e dilania, lì devi spingere con una forza che non ha nulla di umano. Da questo ordine, e dal coro di voci che te lo impartisce, impari cosa significa non poter fuggire da te stesso, perché la direzione è una sola. Non importa cosa resterà di te,…
Continua a leggere >Gli imperdonabili. Appunti per un manifesto di poetica
Gli imperdonabili sono per me un movimento di scrittori, poeti, editori e soprattutto lettori che ha per obiettivo comune quello di tracciare un pensiero forte, libero, fuori dagli schemi, e nello stesso tempo trovare un linguaggio e una prospettiva differenti rispetto all’omologazione culturale e artistica del nostro paese. Siamo contrari al politicamente corretto, alla pedagogia…
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