C’è anche c’è chi dice no ai premi letterari: è il caso di Imre Oravecz, uno tra i migliori scrittori contemporanei, che in una lettera indirizzata al “Consiglio dei Ministri” d’Ungheria nell’Aprile 1989 rifiutò il Premio Attila Jòzsef, l’equivalente del Premio Strega in Italia, come rivela questa lettera a oggi inedita. Non è stato possibile…
Continua a leggere >Luca Doninelli. "Le cose semplici" meritano il Premio Strega 2016
Più che un romanzo “Le cose semplici” di Luca Doninelli (appena edito da Bompiani, pp. 840, euro 23) è il miglior libro di questo 2015. Se lo scorso anno era stato “L’inventore della dimenticanza” di Pierluigi Panza (sempre per Bompiani), Doninelli dimostra come sia giunto alla summa magistrale della propria opera in prosa. Ambientato in…
Continua a leggere >Le fragili attese
Malgrado la giovane età Mattia Signorini, nato a Rovigo nel 1980, non smette di sorprendere confermandosi uno dei maggiori scrittori italiani viventi. Dopo l’esordio con Lontano da ogni cosa (Salani 2007), seguito da La sinfonia del tempo breve (Salani 2009, tra i maggiori capolavori della letteratura contemporanea) e da Ora (Marsilio 2013, una prova a…
Continua a leggere >Supernova
Un romanzo di perdizione, ma al contempo di resurrezione. Scritto in punta di penna, eppure in grado di far sanguinare l’inchiostro “Supernova” di Isabella Santacroce, da pochi giorni in libreria per Mondadori, è tra i più riusciti romanzi italiani di quest’anno. L’intensità dello stile di Isabella Santacroce è tale che a ogni pagina le parole…
Continua a leggere >Stefano Valenti: Bianciardi postmoderno
Un romanzo struggente e vitale, di lotta e sopraffazione, di panico e di acciaio, di ricordi e di emozioni costretti in un palmo d’inchiostro, in un rivolo di parole che diventano letteratura. “La fabbrica del panico” (vincitore gli scorsi giorni del “Premio Campiello Opera Prima 2014”) è un romanzo che non lascia tracce, ma lividi….
Continua a leggere >Spade
Su tutto l’onestà. Giovanni Gastel l’ho inventato io. Non è un vanto (anche), ma è per chiarire subito la situazione. Posso essere acritico, dunque, ma non tanto. Perché se editorialmente ho lanciato io, insieme a Vicki Satlow, il Giovanni Gastel scrittore, Giovanni Gastel ha avuto la forza di cambiare se stesso. E non è facile….
Continua a leggere >Breve trattato sulle coincidenze
Questo è stato un anno molto felice per la letteratura italiana. Al di là dei finalisti del Premio Strega specchio non del gusto dei lettori, ma dei giochini dei poteri editoriali, al di là del vincitore già “organizzato” (Francesco Piccolo con il mediocre “Il desiderio di essere come tutti” edito da Einaudi), è stata un’annata…
Continua a leggere >Buoni e cattivi
Per “deontologia” giornalistica non dovrei scrivere di questo libro. Sono stato vittima proprio a “Il Giornale” del giustizialismo (essere condannati prima di una sentenza che poi assolve) che lo stesso Feltri combatte da anni. E parlo di deontologia tra virgolette perché oggi questa parola è ormai sinonimo di facchinaggio culturale, di cecità morale, di sottomissione…
Continua a leggere >Exit strategy
Finalmente uscito dalle strategie editoriali da Premio Strega, Walter Siti, dopo Resistere non serve a niente, torna a sorprendere con il romanzo Exit Strategy: un titolo che sembra (e speriamo sia) un manifesto programmatico per uno dei più incensati, ma al tempo stesso sottovalutati, scrittori italiani contemporanei. L’impressione è che molti lo nominino (come Antonio…
Continua a leggere >Divertirsi da morire
Finalmente viene riproposto da marsilio, dopo anni di oblio editoriale, un testo capitale per comprendere il dramma dei nostri tempi “mediati”. In Divertirsi da morire Neil Postman – sociologo e docente di “ecologia dei media” alla New York University- partendo dall’esempio degli Stati Uniti anni ’80, dimostra come la televisione abbia provocato un declino inarrestabile…
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