Sei una abilissima showrunner e una affermata sceneggiatrice nonché apprezzata romanziera: quanto di reale usi per le tue storie sullo schermo, quanta (ulteriore) finzione vorresti riporre nei tuoi romanzi su carta? Non ho una predilezione per il reale come fonte di ispirazione, a volte può succedere che leggere una notizia di cronaca faccia scatenare delle…
Continua a leggere >Non potrei mai rinunciare ad Anais Nin o Giorgio Bassani. Intervista a Giovanni Montini
Sei uno scrittore che predilige la forma romanzo (più o meno) breve: come lavori alla struttura delle tue storie? Innanzitutto, la trama. Se non arriva l’idea, l’intuizione, non riesco a buttare giù nemmeno un rigo. Anche perché una storia mi deve conquistare. Un po’ come l’amore. Quando poi la struttura comincia a delinearsi, a prendere…
Continua a leggere >Fare radio con i libri è una ricompensa. Intervista e Enrico Redaelli
Sei un docente di scuola, e uno speaker radiofonico, con una formazione teatrale e poetica alle spalle: quanta oralità concreta finisce nei tuoi lavori quotidiani, quanta drammaturgia vissuta (ma non scritta ancora) resta fuori dalle aule di scuola? Nell’uno e nell’altro lavoro, una cosa importante (ma non la più importante) è la VOCE. E’ uno…
Continua a leggere >Scrivere e leggere più che si può. Intervista a Filippo Balestra
Sei un poeta, poetry slammer o poeta performativo orale, con una formazione teatrale alle spalle: quanta oralità finisce nelle tue storie, quanta drammaturgia scritta – pur di darti all’istinto narratologico – resta fuori? Be’, il teatro è vita, come si dice, e io per ora vivo. Comunque, non ho una vera formazione teatrale alle spalle…
Continua a leggere >Devi scrivere perché ti serve scrivere. Intervista a Mattia Grigolo
Sei un valido autore di racconti e vanti una scrittura evocativa e ammaliante: quanto di reale usi per le tue storie, quanta (ulteriore) finzione vorresti riporre nei libri che scrivi? Non sempre parto da un base di realtà, o di vissuto, quando mi approccio alle storie che voglio raccontare, però mi ritrovo quasi sempre a…
Continua a leggere >Il geroglifico di un soffio. Intervista a Stefania Spanò
Sei una valida narratrice orale, con una formazione teatrale alle spalle, e una romanziera con un esordio riconosciuto e apprezzato: quanta oralità finisce nelle tue storie, quanta drammaturgia scritta – pur di darti all’istinto narratologico – resta fuori? Le due cose non sono affatto in concorrenza, tutt’altro. Se la parola appartiene a una lingua viva…
Continua a leggere >La sindrome di Ræbenson. Intervista a Giuseppe Quaranta
Sei un valido esordiente, con una scrittura calibrata ed efficace, e un riconosciuto medico psichiatra nella vita di tutti i giorni: quanto di reale usi per le tue storie, quanta (ulteriore) finzione vorresti riporre nei libri che scrivi? Grazie per i tuoi complimenti. Per chi scrive penso che ogni cosa sia uno stimolo per la…
Continua a leggere >Ferrovie del Messico. Intervista a Gian Marco Griffi
Sei stato un riconosciuto scrittore di racconti, prima di diventare un romanziere in grado di travolgere migliaia di lettori, con una storia (Ferrovie del Messico) potente, innovativa, profonda e irriverente: quanto di reale usi per le tue storie, quanta (ulteriore) finzione vorresti riporre nei libri che scrivi? Grazie per il grande romanziere (e per la…
Continua a leggere >Il surreale, il grottesco, il fantastico per raccontare il mondo. Intervista a Claudia Grande
Sei una valida scrittrice e un’apprezzata copywriter: quanto di reale usi per le tue storie, quanta (ulteriore) finzione vorresti riporre nei testi pubblicitari che scrivi? Questa domanda è molto interessante perché pone un problema sempre meno di ordine filosofico e sempre più di ordine pratico. La realtà in cui viviamo è densa di accadimenti fuori…
Continua a leggere >Perché mi sono fatto intervistare
Tra i 18 e i 20 anni di età ho lavorato molto come cameriere: feste di compleanno, cene di gala, matrimoni erano gli eventi che mi davano da vivere mentre correvo tra un tavolo e l’altro vestito come un pinguino. Quando non dovevo sbarcare il lunario, scrivevo. Cercando notizie, come pubblicista esterno, da raccontare in…
Continua a leggere >