Più di un punto in comune avvicina Taneda “Santoka” Shoichi a Dino Campana. Entrambi poeti, pur nella dovuta distanza culturale. Entrambi camminatori, divoratori di strade. Entrambi alle prese con un “disagio”. Taneda Shoichi nasce nel 1882 nelle vicinanze di Yamaguchi, figlio di un agiato proprietario dedito al libertinaggio e avviato al dissesto finanziario. Taneda inizia…
Continua a leggere >Alberto Savinio. Flâneur a Milano
Milano dal decimo piano di un grattacielo: è il primo sguardo sul capoluogo meneghino restituito da Alberto Savinio in Ascolto il tuo cuore, città. È l’inizio di una prolungata flânerie, che è insieme percorso fisico nel corpo della città ma anche viaggio nel deposito immenso di ricordi, nozioni, storie, avvenimenti che costituiscono la “memoria” dell’autore….
Continua a leggere >Henri Michaux
Stendendo le mani fuori dal letto, Plume fu stupito di non incontrare il muro . “Toh – pensò – se lo saranno mangiato le formiche…” e si riaddormentò. . Le disavventure del signor Plume (Traduzione: Fidelio Bonaguro) Il libro è stato pubblicato da Stampa Alternativa . Nacque nel 1899, lo stesso di Borges, fu figlio…
Continua a leggere >Alejo Carpentier
D’argento i sottili coltelli, le esili forchette; d’argento gli argentei piatti dove un albero d’argento inciso nella concavità dei suoi argentei raccoglieva il sugo degli arrosti; d’argento gli argentei piatti di frutta, a tre piani rotondi, coronati da una melagrana d’argento; d’argento le brocche di vino martellate dai lavoratori dell’argento: d’argento gli argentei piatti di…
Continua a leggere >Albert Cossery
Gohar adesso era sveglio; aveva appena sognato di affogare. si sollevò su un gomito e guardò attorno a sé, con occhi pieni d’incertezza, ancora inebetito dal sonno. Non sognava più, ma la realtà era talmente vicina al suo sogno che per un attimo rimase perplesso, cosciente di un pericolo che lo minacciava. “Per Allah, è…
Continua a leggere >Milorad Pavić
Portavano le punte dei baffi intrecciate come fruste. Non ridevano da generazioni e le rughe segnavano gli anni sulla parte superiore dei loro visi. Invecchiavano per i pensieri, non per la gioia. Sapevano che gli ebrei li chiamavano edomei; loro stessi si chiamavano sale. Occorre molto tempo per consumare una manciata di sale, pensavano, ed…
Continua a leggere >Michel Leiris
Ho appena compiuto trentaquattro anni, la metà della vita. Fisicamente sono di corporatura media, piuttosto piccolo. Ho capelli castani tagliati corti per evitare che appaiano ondulati e per paura che si sviluppi una minacciante calvizie. Per qel che posso giudicare, i tratti caratteristici della mia fisionomia sono: nuca molto dritta, che cade verticalmente come una…
Continua a leggere >Arminius Vambéry
Io nacqui nel 1832 nella piccola città ungherese di Duna Szerdahely, situata sovr’una delle isole più grandi del Danubio. Per istinto particolare inclinato di buon’ora allo studio della linguistica, io mi occupai sempre dei varii idiomi parlati in Europa ed in Asia. Dapprima esplorai con ardore i ricchi dominii delle letterature orientali ed occidentali; e…
Continua a leggere >Erik Satie
DESCRIZIONI AUTOMATICHE 1. Su un Naviglio Seguendo l’onda Breve spruzzo Un altro Una ventata d’aria fresca Malinconia marittima Breve spruzzo Piacevole beccheggio Breve ondata Il capitano dice: “Un gran bel viaggio” Il naviglio sogghigna Paesaggio in lontananza Brezzolina Breve spruzzo di cortesia Per accostare Quaderni di un mammifero Traduzione: Ornella Volta Pubblicato da Adelphi nel…
Continua a leggere >Egon Erwin Kisch.
Potrà pure sembrare una storia dell’epoca romantica, però bisogna cominciare con il cieco Methodius che nel nostro cortile canta una specie di ballate. Il corridoi che dà nel cortile è ampio e a volta e tuttavia pieno di oscurità, e a destra e a sinistra porte di ferro sbarrano quattro segrete nelle quali nessuno ha…
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