“Predica e morte dell’Anticristo” di Luca Signorelli nel Duomo di Orvieto. Simile a Cristo in primo piano in mezzo alla folla, egli (esso) predica. Mosso dal demone al suo fianco e che gli ordina il da farsi all’orecchio. Il braccio sinistro di Satana è anche quello dell’Anticristo. Marsilio Ficino in Apologia contra Savonarolam vede nell’hypocritarum…
Continua a leggere >Cesare Garboli ricorda Mario Soldati
Oggi mi ha telefonato un amico fraterno, un poeta che pensa, che non sentivo da tanto, e che talvolta si ripiega su sé e involve e non risolve; per fortuna ieri ho visto un video dove Cesare Garboli ricorda “Il vero Silvestri” di Mario Soldati e come una fitta intercostale mi ha attraversato il ricordo…
Continua a leggere >Una notte con Amleto una notte con Ofelia
Dopo anni, ma tanti anni, mi tornano in sogno alcuni versi che da giovane ho letto centinaia di volte, ora indelebili nella mia memoria, – sono persuaso che ho letto troppa poesia per scriverne – stanotte per esempio è venuto autoinvitato, non lo sentivo da qualche anno, Vladimir Holan con un libro che si intitola…
Continua a leggere >Donne extraordinarie
Quattro anni fa avevo scritto questo, ma non sapevo perché, oggi sì, e lo riscrivo. Erano forse “spontanee” Emily Brontë, Emily Dickinson, Marina Cvetaeva, Sylvia Plath, Anne Sexton, Amelia Rosselli? Donne extraordinarie che si sono date la morte (o si sono sottratte alla vita). Come scriveva Antonia Pozzi in un testo del 1935, “Per troppa…
Continua a leggere >Un racconto così breve
Kafka ha scritto un racconto così breve che chiede d’essere abbreviato: «Udii suonare una tromba in lontananza e domandai al servo cosa significasse. Egli non lo sapeva e non aveva udito niente. Presso il portone mi trattenne e chiese: Dove vai, signore? Non lo so, risposi. Purché sia via-di-qua, sempre via-di-qua, sempre via-di-qua, soltanto così…
Continua a leggere >La scheggia
Ho incontrato Franca Nuti nell’aprile del 1997 – non ho mai dimenticato il suo gesto, l’eleganza – quando con Vittorio Gassman iniziai a realizzare i cd sulla poesia dell’800 e del 900. L’anno precedente avevo letto dun fiato l’atto unico di Patrizia Valduga “Corsia degli incurabili” (dedicato «a Franca Nuti, l’eccelsa») dove c’è un testo…
Continua a leggere >Ri-tradurre “Cento poesie di Marina Ivanovna Cvetaeva
Vorrei ri-tradurre “Cento poesie di Marina Ivanovna Cvetaeva”, cominciando da questa tradotta magistralmente da Pietro Zveteremich, pertanto spero di trovare lungo la mia strada una traduttrice che mi aiuti nella versione (che non è traduzione) che conosca bene la vita di Marina e possibilmente che la sua lingua madre sia il russo. Lo so che…
Continua a leggere >Pavel Florenskij
Pavel Florenskij (1882 – fucilato per volontà del criminale regime sovietico l’8 dicembre 1937) uno dei grandi pensatori del novecento, nominato il Leonardo russo, ingegnere, matematico filosofo, teologo, mistico, studioso d’arte. Consiglio a chi non lo conoscesse di iniziare da “Non dimenticatemi. Lettere dal gulag”, Mondadori, La colonna e il fondamento della verità, Rusconi con…
Continua a leggere >Il piccolo cane sommerso
Il piccolo cane sommerso dalla sabbia in questa opera di Goya (1821) guarda un Grande cane, il fatto è che non me ne ero mai accorto. Gabriele D’Annunzio scrisse questa poesia, forse l’ultima, il 31 ottobre 1935: Qui giacciono i miei cani gli inutili miei cani, stupidi ed impudichi, novi sempre et antichi, fedeli et…
Continua a leggere >Paul Valéry e la Rete
Valéry più di 80 anni fa nei suoi “Scritti sull’arte” così descrisse la Rete: “Come l’acqua, il gas, la corrente elettrica giungono da lontano nelle nostre case per rispondere ai nostri bisogni con uno sforzo quasi nullo, così saremo alimentati da immagini visive o uditive, che appariranno e spariranno al minimo gesto, quasi un cenno….
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