Sono stato da mia madre, a Sandstone… indosso un abito a due bottoni di gabardine di lana col bavero stretto Gian Marco Venturi, scarpe stringate dalla punta bombata Armani, cravatta Polo, calze non identificate… è la metà di aprile… I vestiti sono l’unica difesa che ho dal vuoto interiore. Mi hai spiegato cosa è un…
Continua a leggere >Beatitudine&Delirio. Il monaco nero, 1894, Anton Čechov
Il professor Andrej Vasil’ič Kovrin era sovraffaticato e aveva un esaurimento nervoso. Non era in cura, ma così, di sfuggita, davanti a una bottiglia di vino, ne parlò con un medico suo conoscente, e questi gli consigliò di passare la primavera e l’estate in campagna: non c’è dubbio, in parte è come dici tu: il…
Continua a leggere >Apatia&Desiderio. Oblomov, 1859, Ivan Aleksandrovič Gončarov
Non sono qui per me, ma per un mio caro amico, il mio migliore amico, si chiamava Il’jà Il’íč Oblomov, trentadue-trentatre anni, di media statura, di aspetto piacevole, con occhi grigio-scuri, ma nei tratti del volto privo di qualsiasi idea determinata, di qualsiasi concentrazione, egli era sempre sdraiato sul suo divano, il colore del suo…
Continua a leggere >Lutto&Rinascita. Body Art, 2001, Don DeLillo
… ecco noi due, io e lui, prima della fine: quell’ultima mattina accadde che fossimo insieme in cucina, e ci sfiorassimo di continuo per prendere oggetti dagli armadi e dai cassetti, e poi ci fermassimo al lavandino o al frigorifero l’uno in attesa dell’altra, ancora un po’ vischiosi della materia dei sogni… quotidianità che sembrava…
Continua a leggere >Le notti bianche, 1848, Fëdor M. Dostoevskij
… mi succede spesso di stare male perché se in casa mia anche solo una seggiola non sta come stava ieri, non mi sento più io… e io, sai, sono un sognatore, un animale e una casa insieme, una tartaruga, un voluttuoso pigrone… potrebbe sembrare una cosa meravigliosa, giusto? e invece no: una tale angoscia,…
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