Claudio Trotta (Milano, 1957), fondatore e anima di Barley Arts, è riconosciuto a livello internazionale come uno dei più importanti promoter di live music e come produttore di spettacoli dal vivo e di festival in Europa. La musica nella vita di Trotta ha da sempre avuto un ruolo fondamentale. Si è appassionato all’ascolto della musica da teenager e a soli 17 anni comincia a collaborare con le prime radio libere di Milano, Radio Montestella e poi Canale 96. Durante gli anni in radio Claudio ha la possibilità di approfondire la sua passione per la musica e guidato dalla sua innata curiosità e voglia di imparare si propone come organizzatore dei concerti promossi dalla radio. Nel 1979 si diploma presso la Civica Scuola di Arte Drammatica come Operatore Musicale, trascorrendo un periodo di formazione presso il Teatro alla Scala.
In seguito, proprio grazie all’esperienza fatta nelle radio, viene coinvolto da Lucio Salvini (all’epoca presidente della Ricordi) nel suo progetto Country e Folk Label diventando il promoter italiano dei tour degli artisti delle etichette discografiche del progetto. Così nello stesso anno Trotta crea la Barley Arts; il nome della sua creatura è un omaggio ai generi musicali country e folk anglosassone, suonati dai primi artisti da lui portati e promossi in Italia, e allo stesso tempo molto amati dallo stesso Trotta. In seguito Lucio Salvini gli affiderà il ruolo di Direttore Artistico e Direttore Marketing della serie Blues & Rock Project per la Carosello Records. Negli anni a seguire, sviluppa interesse per i vari settori che ricoprono la sfera della musica. Tra i suoi svariati progetti personali, Trotta ha curato insieme a Paolo Zenoni il libro Dizionario Enciclopedico Musicale di Milano (1995); è stato tra i fondatori di Yourope, Associazione che raggruppa i principali Festival Musicali Europei, e di Assomusica, l’Associazione dei promoter e produttori di concerti italiani. Ha insegnato presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca e la Civica Scuola di Musica a Milano, inoltre non ha mai perso l’entusiasmo di collaborare con le radio, dove ha partecipato a diversi format tra cui Whole Trotta Love.
Nei suoi primi 40 anni, la Barley Arts ha organizzato migliaia di concerti di artisti italiani e internazionali, tra i quali AC/DC, Queen, Kiss, Cure, Bruce Springsteen, Tom Waits, Frank Zappa, Lenny Kravitz, Van Morrison, Loreena McKennitt, Ray Charles, Norah Jones, Ry Cooder, Guns ‘n’ Roses, Aerosmith, Chemical Brothers, Mika, Deep Purple, Pearl Jam, Ligabue, Renato Zero, Gianna Nannini, Tiziano Ferro, Negramaro, Litfiba, Elio e le Storie Tese, Ben Harper, Anderson Paak, Flaming Lips, Fantastic Negrito, White Buffalo, John Butler, Niccolò Fabi e moltissimi altri. Il 2005 è l’anno dello spettacolo da record di Campovolo prodotto per Ligabue.
È stato per lungo tempo lo spettacolo dal vivo più venduto di sempre da parte di un singolo artista, vantando più di 170.000 presenze. Nel corso degli anni, Trotta ha ideato una serie di festival e rassegne di diversi generi musicali come Monsters of Rock, Sonoria, Irlanda in Festa, Laghi Lombardi in Festival, Milano Blues, Balkanika, Flippaut, Diversi Suoni al Conservatorio, Live Across, Dieci Giorni Suonati, Hello Folks Sessions e Streeat Food Truck Festival. Inoltre, ha prodotto spettacoli per famiglie e eventi di edutainment, come Walking With Dinosaurs e BBC Earth Concerts, Lord of The Dance di Michael Flatley e musical come Titanic, Bahrati e We Will Rock You. Dal 2016 ha dedicato molte energie e tempo alla lotta contro il Secondary Ticketing (bagarinaggio elettronico), che lo ha visto coinvolto in prima linea con un esposto penale alla Procura della Repubblica di Milano.
Nel gennaio 2017 a Milano organizza la prima conferenza mondiale dal titolo “La Negazione del Secondary Ticketing” – Dall’artista al Consumatore, atta a contrastare e abbattere questo fenomeno speculativo che Trotta condanna considerandolo dannoso per la musica. Lo stesso anno, Claudio compie 60 anni e decide di festeggiarli scrivendo la sua autobiografia, “No Pasta No Show” (Mondadori Electa), dove racconta sé stesso, la sua vita e gli incontri con gli artisti attraverso la passione per la musica e per il suo lavoro. A gennaio 2018 fonda Slow Music, un’Associazione Culturale il cui scopo è creare una rete di cooperazione tra gli operatori del settore e i fruitori alimentando l’eccellenza e l’etica del lavoro in nome della Bellezza. Nel 2019 Barley Arts compie quarant’anni e si prepara a festeggiarli nel migliore dei modi, con i 65mila spettatori della nuova edizione di We Will Rock You che tornerà in scena a novembre, le uniche date italiane di Phil Collins e Kiss e tanta altra musica di qualità.