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Daniele Semeraro. L’ultima perla del filo

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Ho sperimentato l’esperienza della vertigine nel leggere questo L’ultima perla del filo, romanzo di Daniele Semeraro (Indipendente Published). Non trovo termine più adatto per riassumere in estrema sintesi l’ “effetto” che fa leggere le pagine che sono aperte da questo incipit:

La morte cerebrale dell’Italia, come lei l’ha definita, è stata dichiarata ufficialmente due anni fa, il 7 dicembre 2028 del calendario gregoriano, ottavo anno del calendario pandemico e, per utilizzare un sistema di riferimento a lei congeniale, anno della Capra, Dingwèi, secondo il calendario lunare.

Con questo salto in avanti, nemmeno tanto lungo, L’ultima perla del filo introduce in un futuro prossimo che, tuttavia, ha il pregio di essere profondamente radicato nel presente, producendo così quello spiazzamento vertiginoso che equivale, in qualche modo, a contemplare dall’alto cià che ancora deve accadere. Così, il messaggio alla nazione del presidente della Repubblica Paolo Gentiloni rende di pubblico dominio la crisi grazie alle frequenze di Rai1nica, Radio Maria e la Televisione Centrale Sino-Italiana. A farla breve, dopo la pandemia e la decrescita economica, l’Italia naviga seguendo una rotta sconosciuta, e Daniele Semeraro, all’insegna di un perfetto romanzo distopico, ricostruisce minuziosamente il quadro geo-politico, sociale,economico e culturale di questo mondo e di questa nazione oramai nelle mani del colosso cinese. Così, la narrazione riguarda il dopo governo Draghi e il dopo-pandemia, ritmata però da continui rimandi al passato, in una riannodare continuo di ciò che è stato prima e questo futuro che dà forma, pagina dopo pagina, inesorabilmente, al presente. Transitando per il 22 gennaio 2024, quarto anno pandemico e Jiachen, anno del Drago, a cinque anni dall’ultima volta, a Firenze, in deroga alle norme della QCPR, quando si tornò a festeggiare lo Xinnian, il Capodanno Cinese, che mai come in quell’occasione fu pi corretto definire Chunjié, Festa di Prmavera. Per giungere a una Nuova Guerra Fredda, innescata dalle migliaia di processi aperti dai singoli stati americani nei confronti della Cina in seguito alla diffusione pandemica del Coronavirus, e alla nascita della Nuova Repubblica Popolare Sino-Italiana.

Molto consigliata, dunque, la lettura de L’ultima perla del filo: un’esperienza davvero imperdibile, frutto di un meccanismo narrativo “micidiale”, da cui non è dato sfuggire.

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