In apnea fino alla fine, raccogliendo il fiato come prima degli ultimi cento metri. Non è una gara olimpica, ma una gara con sé stessi. La più dura, imprevedibile e impegnativa. Chi vincerà? La nuova parte di sé o quella sconfitta e martoriata dal dolore?
Galla (in onore di Galla Placidia e averle dato quel nome, dice, è stato uno dei gesti più coraggiosi della madre), è la protagonista di Oggi faccio azzurro, il nuovo romanzo di Daria Bignardi edito da Mondadori.
Da quando il marito l’ha abbandonata senza troppi tira e molla, trascorre le giornate mangiando yogurt con pezzi di frutta e fissando una magnolia. Di chi è la colpa? Per dirla con René Girard, chi è il capro espiatorio? “Gialla”, come la chiamavano le sue compagne di scuola per il colorito della talassemia, lo cerca disperatamente e lo trova in sé stessa.
Se il marito l’ha lasciata dopo tanti anni, la colpa è solo e soltanto sua. Ecco perché medita ogni giorno di buttarsi dal balcone. Da quando Doug se n’è andato, esce solo per incontrare Anna Del Fante, la sua psicanalista, e per cantare nel coro di detenuti di cui fa parte. Per fortuna a salvarla c’è quel viaggio a Monaco di Baviera e l’incontro con Gabriele Münter – la pittrice che da quel momento entra nella sua vita con una voce assillante e ironica, che le racconta la sua lunga storia d’amore con Vasilij Kandinskij.
Una storia così simile a quella sua con Doug. Galla e Doug come Gabriele e Kandinskij. Due lunghi rapporti di coppia in cui è ancora una volta la donna ad annullarsi, a sacrificare la parte più fragile di sé, ad annullarsi per l’altro, ad essere in qualche modo sopraffatta dal partner.
Quella voce diventa il suo alter Ego, un po’ come uno specchio che le restituisce la parte più tormentata di sé. Uno screenshot dei cattivi pensieri, che a raffica trascinano Galla in improvvisi vortici emotivi. Una “Voce” invadente e a tratti irriverente, che la perseguita mettendola di fronte alle proprie scelte e ai perché più profondi. Una voce che fa da contrappeso alle continue difese di Galla che, nonostante tutto, riesce sempre a trovare – anche dove proprio non ci sarebbe – una giustificazione ai comportamenti del marito, addossandosi tutte le colpe di quel fallimento che è stato peggio di un lutto.
Ma nello studio di Anna Del Fante, oltre a un percorso psicanalitico, avviene anche qualcos’altro. Le storie di altri due personaggi si incrociano con quelle di Galla: Bianca, una adolescente che non riesce più ad andare a scuola, e Nicola, un seduttore compulsivo, vittima di attacchi di panico. Tutti e tre ripercorrono la loro vita, sviscerando il dolore più profondo della perdita e dell’abbandono. Alla fine, loro, che in quel corridoio si erano sempre e solo incontrati di sfuggita, finiscono per incontrarsi davvero e condividere l’inizio di una nuova vita.
Elena Orlando
Recensione al libro Oggi faccio azzurro, di Daria Bignardi, Mondadori, 2020, pagg. 168, € 18.