Sfogliare un silent book è come guardare dentro la palla 8. Puoi trovarci delle risposte che feriscono l’animo, puoi pensare che sia solamente un gioco della fantasia oppure credere che in quella deviazione dalla razionalità ci sia l’inizio del tuo cambiamento.
Herman Melville in quel capolavoro che è Moby Dick, fa pronunciare al primo ufficiale Starbuck, queste parole: “La fede scacci la realtà; la fantasia, il ricordo; io guardo negli abissi e credo*.”
Qui, in questo Undicesimo Comandamento di Davide Calì, in questa narrazione che procede solamente attraverso le immagini, illustrato da Tommaso Carozzi per Kite edizioni, è tutto ribaltato e vediamo il mondo come in uno specchio. La Balena non è il Male Assoluto, non è la forza onnipotente che lacera la carne, che fa scempio degli uomini e distrugge. Qui la Balena, le balene, navigano il vuoto dell’uomo, della sua esistenza, mute lo ignorano e fanno ombra alla sua disperazione e la loro indifferenza lo acceca.
Egli risponde con la violenza alla Natura, con la rabbia al manifestarsi del possibile che un giorno si affaccerà in un luogo qualsiasi in un tempo inaspettato.
L’uomo arpiona la Balena, quello che ha deciso di chiamare mostro, e la scaraventa al suolo e benché il suo dovere sia compiuto qualcosa tragicamente dentro di sé si fa strada. Come scrive J.G. Ballard in uno straordinario racconto dal titolo Storm-Bird, Storm-Dreamer (La Zona del disastro, Urania 779) “mentre i corpi iniziavano a corrodersi, sentiva sempre più forte il bisogno di preservarli. Spesso si sorprendeva a ripensare ai loro volti enormi, tragici che precipitavano su di lui e gli sembrava che si dovesse averne più compassione che timore”.
Egli comanda, organizza il suo esercito, ammaestra il suo popolo, diffonde il suo verbo. Ma non calma, non protegge affatto e alla fine è sempre più scosso poiché ha compreso che non vedrà che l’uomo disorientato e desolata sarà la sua tenda.
Edoardo M. Rizzoli
Davide Calì & Tommaso Carozzi
Undicesimo comandamento
Kite Edizioni
Moby Dick di Herman Melville, trad. O. Fatica, ed. Einaudi