Si era nel gennaio 1992, e Douglas Adams ebbe da scrivere all’editore Byron Preiss riguardo al suo Guida galattica per autostoppisti. C’erano degli inconvenienti, dei cambiamenti nella sceneggiatura che gli stavano stretti, e lo scrittore – puntigliosamente – li fece presenti.
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Ci sono alcuni cambiamenti nella sceneggiatura che semplicemente non hanno senso. Arthur Dent è inglese, l’ambientazione è l’Inghilterra e lo è stata in ogni singola manifestazione della Guida galattica per gli autostoppisti. Il pub “Horse and Groom” in cui Arthur e Ford si recano è un pub inglese, le “sterline” con cui pagano sono inglesi (ma sono venti sterline e non cinque – inflazione). Allora perché improvvisamente “Newark” invece di “Rickmansworth”? E “Bloomingdales” invece di “Marks & Spencer”? Il fatto che Rickmansworth non si trovi negli Stati Uniti continentali non significa che non esista! Il pubblico americano non deve sentirsi disturbato dall’idea che esistano luoghi al di fuori degli Stati Uniti o che la gente possa improvvisamente farvi riferimento nelle opere di narrativa. Non sostituirebbe, presumibilmente, l’Orsa Minore Beta con “Des Moines”.
In Inghilterra non esiste Bloomingdales e Bloomingdales non è un termine generico per indicare i grandi magazzini. Se ritenete che fare riferimento a “Marks & Spencer” possa spaventare seriamente gli americani perché non ne hanno mai sentito parlare… potremmo mettere degli adesivi di avvertimento sull’etichetta (“Il testo di questo libro contiene riferimenti a luoghi e istituzioni al di fuori degli Stati Uniti continentali e può causare offesa a persone che non ne hanno mai sentito parlare”) oppure si potrebbe, suppongo, mettere “Harrods”, che la maggior parte delle persone avrà sentito nominare. Oppure potremmo correre il terribile rischio di citare incautamente cose di cui le persone non hanno mai sentito parlare e vedere se sopravvivono all’esperienza. Probabilmente sopravviveranno: quando le persone nascono non hanno mai sentito parlare di niente e da nessuna parte, ma sembra che riescano a superare i primi anni della loro vita senza effetti negativi.
Douglas Adams