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È adesso che si accende la passione!

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Claudio Trotta

Come affrontare il presente e come immaginare il futuro?

È la domanda che qualche miliardo di persone si sta facendo e in questo caso vorrei provare a riflettere sul tema relativamente all’aspetto economico di questi quesiti.

Una considerevole parte della umanità non sta lavorando e non sta incassando nulla e sta quindi vivendo delle proprie riserve sempre che le si abbia e/o della residua liquidità pre- shut down.

Affronto il mondo dello spettacolo in questo ragionamento perché è quello che frequento da più di 40 anni.

Perché si va a sentire un concerto?

O perché si va a teatro o al cinema?

Per stare bene, per essere felici (e ognuno definisca la felicità come vuole), confortati e informati e per staccare la propria mente per qualche ora dal tran tran quotidiano del lavoro e delle fatiche psico-fisiche che siano e dello stress della competizione e della prestazione con cui i due sistemi, capitalistico e comunista, di governo del mondo ci hanno reso tutti schiavi e sempre più isolati e soli anche e sopratutto grazie agli abusi della dipendenza da smart phone e affini.

Quale è la nostra quotidianità da un paio di mesi circa? E per quanto tempo ancora lo sarà?

È quella di stare a casa e noi ci restiamo temo principalmente più che per paura che per coscienza civile e rispetto della appartenenza a una comunità

Quanto durerà ancora il distacco sociale? Che sviluppo avrà? Quando inizieranno le fasi due e la fase tre e cosi via?

Domande a cui si comincia a dare risposte frammentarie da più parti incluse quelle fake e si fanno ipotesi ma senza alcuna certezza che non pare possibile dare, vista la natura intrinseca in continua mutazione del virus.

Alcuni cantanti, alcune organizzazioni e alcune associazioni reclamano chiarezza dal governo, chiedono aiuti economici a sostegno dei lavoratori e della intera filiera cosi cruciale e vitale per il paese, per le emozioni e le passioni che genera, per l’indotto che genera, per il lavoro che alimenta.

È possibile che questo succeda?

No, non lo è e non lo può essere.

Perché?

Per svariati motivi.

Non ci sono soldi.

Il blocco delle attività di spettacolo durerà probabilmente fino al nuovo anno ed è quindi impensabile che ci possano essere risorse per sostentare i lavoratori dello spettacolo sino ad allora.

Cosa bisogna fare?

Quello che già altre parti della società civile e di altre filiere industriali stanno facendo.

Riconvertire temporaneamente la propria attività in qualcosa che sia:

1) sostenibile alla luce della situazione che vivremo per lungo tempo;

2) solidale con la terra e quindi con la natura, con chi ha più bisogno e con una nuova sensibilità e rispetto nei confronti del nostro tempo personale e collettivo rimodulando prospettive, priorità e la nostra identità e personalità riappropriandoci della nostra Vita reale;

3) economico nel senso che ci consenta di vivere serenamente ridimensionando per molti il tenore di vita e la fame di ricchezza,fama e potere e migliorando la qualità della vita per tutti.

Come farlo?

Questa è la vera sfida per il nostro futuro non certo spingerci in difese corporative e spesso egoistiche del nostro orticello più o meno ricco.

Alcuni di noi nel 2018 hanno creduto nella necessità di creare quella che spesso definivo “una specie di Arca di Noè della Bellezza” e ha fondato quello che io definisco un movimento di idee ed uno strumento a disposizione di tutti.

Forse è il momento di avere immaginazione, coscienza, cuore, pragmatismo e speranza e muoversi non per tornare a come era prima del CoronaVirus ma per definire nuovamente i motivi, gli stilemi e gli scopi del nostro vivere.

Claudio Trotta

Fondatore di Slow Music Ets

Claudio Trotta

IL MANIFESTO DI SLOW MUSIC

Slow Music è un progetto culturale: propone la filosofia del giusto e dell’etico, attraverso programmi di educazione e formazione legati alla musica, al fare musica, alla gestione di progetti ed eventi del mondo musicale che abbiano un rapporto corretto coi consumatori.

Slow Music si propone come uno strumento d’aiuto e supporto del mercato musicale, come punto di riferimento per gli utenti degli spettacoli e dei prodotti musicali; favorisce un progetto di educazione legato alla cultura musicale e al giusto per armonizzare le esigenze degli operatori musicali, dei fruitori e degli spazi; promuove iniziative di sensibilizzazione su questi argomenti in collaborazione con altre organizzazioni cha abbiano la stessa propensione e gli stessi valori, anche in settori d’attività diversi.

Slow Music sostiene il pieno rispetto delle identità culturali locali, punta a valorizzare le culture musicali locali a fronte della crescente omologazione imposta dalle logiche di mercato. L’industria della musica è cresciuta in maniera esponenziale, finendo per adattarsi ad agire a ritmi vertiginosi, maniacali: la velocità è diventato il credo, a scapito della qualità e della durata. Si vende on line per tagliare i costi; si scarica illegalmente musica, perché si vuole avere tutto e subito; si immettono sul mercato biglietti su biglietti per raggiungere il sold out di un evento, a scapito dei fan e dello stesso spettacolo. Bisogna recuperare la giusta velocità, il rispetto delle parti coinvolte, per ritrovare il valore della qualità e dei comportamenti etici.

Slow Music vuole essere una guida e un aiuto per tutti quelli che vogliono riappropriarsi della qualità, con il giusto senso etico, siano essi operatori (produttori musicali, artisti e/o organizzatori di eventi legati alla musica), istituzioni pubbliche o pubblico, attraverso lo svolgimento di attività di produzione, formazione e sensibilizzazione.

Slow Music prende spunto e ispirazione da Slow Food e dai suoi principi, per l’ideazione e lo sviluppo di eventi che possano trasmettere questa filosofia. È proprio dallo sviluppo e dalla diffusione di ciò che è giusto ed etico che può iniziare il progresso vero, attraverso lo scambio internazionale di conoscenze, esperienze e progetti.

Slow Music valorizza la bellezza artistica e naturale dei siti con la progettazione di eventi specifici di qualità. Supporta tutte le iniziative private e pubbliche volte sia alla progettazione di nuove strutture dedicate alla musica popolare contemporanea, sia alla ristrutturazione di quelle già esistenti, nel pieno rispetto dell’impatto ambientale, urbanistico e sociale di tutte queste opere. Slow Music è un’idea di qualità e per questo il movimento ha bisogno di sostenitori e partner qualificati, per far diventare la “lentezza” il veicolo internazionale di questa filosofia.

Da un punto di vista scientifico Slow Music si impegna:

  • a definire le caratteristiche dei prodotti musicali e di spettacolo legati alla musica che rispettano la filosofia di Slow Music;

  • a caratterizzare, favorire, divulgare e promuovere il lavoro di ricerca musicale aderente alla filosofia di Slow Music;

  • a favorire e promuovere la preparazione di esperti e professionisti del settore;

  • a creare un Osservatorio e un Centro di documentazione/banca dati, gestito da un organismo centrale in accordo con le associazioni di salvaguardia e tutela del consumatore, sul fenomeno del Secondary Ticketing.

Da un punto di vista divulgativo Slow Music si impegna:

  • a stilare e a far circolare un elenco di artisti, case di produzione discografica – editoriale e società di organizzazione eventi e promozione, produttori e manager artistici, strutture per concerti, società e persone fisiche fornitori di servizi legati alla produzione musicale che aderiscono al codice etico e alla filosofia di Slow Music;

  • ad analizzare eventi, in termini di studio e raccolta dati, indicando nominativi e/o soggetti coinvolti nell’organizzazione, divulgandone la conoscenza attraverso i media, al fine di collegare strettamente e con chiarezza il concetto di salvaguardia e tutela dell’etico e del giusto con quello di gratificazione economica;

  • a promuovere le attività organizzate dai soggetti aderenti alla filosofia di Slow Music, anche sotto forma di patrocinio e garanzia di qualità, e ad invitare i consumatori ad acquistare e/o partecipare a queste attività;

  • ad individuare gli eventi, i prodotti e gli artisti che riflettono la filosofia di Slow Music e a premiarli con appositi riconoscimenti; – a lanciare campagne di sensibilizzazione sui temi proposti e sulla filosofia che ispira Slow Music;

  • a dare vita in tempi brevi ad un primo evento pilota per verificare e calibrare tempi e modi di realizzazione del progetto generale;

  • a favorire in ogni modo possibile progetti di educazione legati alla musica per sensibilizzare e formare i giovani fin dall’età scolare, al fine di attivare in loro capacità di analisi e discernimento, oltre a sviluppare conoscenze che permettano di diventare utilizzatori consapevoli e di qualità;

  • a sollecitare le Istituzioni affinché adottino strumenti legali adeguati per la salvaguardia e la tutela del consumatore, ma anche del produttore ed editore musicale, dell’organizzatore di eventi, del promoter e dell’artista;

  • a entrare in contatto con iniziative in tutta Europa e non solo, convinti che la battaglia per la salvaguardia del prodotto musicale di qualità debba necessariamente avere caratteristiche di transnazionalità, a fronte di un mercato che sempre di più tende a globalizzare ed uniformare;

  • gli strumenti che Slow Music ha intenzione di usare per il raggiungimento dei suoi obiettivi sono principalmente eventi musicali, corsi di formazione e utilizzo dei media.

Slow Music si associa a chi promuove una diversa qualità della vita, nel rispetto dei ritmi naturali, del lavoro degli artisti e del piacere dei consumatori, favorendo la fruizione nelle migliori condizioni dei prodotti musicali che ne rappresentano la massima espressione qualitativa.

http://www.slowmusic-net.eu/

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