La lunga amicizia di Lalla Romano e Mario Soldati viene testimoniata da sei lettere inedite dello scrittore che vengono ora pubblicate in un numero della rivista di Antonio Motta, «Il Giannone», dedicato interamente alla Romano nel decennale della morte, un volume densissimo di saggi, ricordi personali e documenti curato da Giuliana Nuvoli e Antonio Ria. Tra i carteggi spunta la confessione che le fece Soldati a proposito di un suo libro, probabilmente Le due città, che prima di essere consegnato alla Garzanti venne sottoposto alla lettura della scrittrice. Soldati le scrive ringraziandola per la sincerità: «Ti confesso che ho sofferto molto, dopo le tue parole: e sono stato lì per lì per tagliare tutta la parte dell’infanzia etc. etc. Ma poi, a poco a poco, ho capito che non potevo e non volevo: che forse avrei sbagliato ancora di più». Tuttavia, «languendo e sacramentando», Mario ammette di essersi applicato a «togliere tutto il documentario, tutto il didascalico». In cambio, promette di impegnarsi a racimolare qualche voto a lei favorevole per il Premio Viareggio.
(Paolo Di Stefano, Corriere della Sera, pag. 31, 2-1-12)