La ricomparsa di testimonianze inedite del passato ci porta spesso a considerare quante cose e quante persone straordinarie il tempo cancelli: è una riflessione che colpisce, leggendo le lettere di Efratia Gitai, madre di Amos, regista israeliano amato. Negli ultimi anni Gitai ha dedicato buona parte del suo lavoro alla memoria, anche personale, come nel film “Caramel”, in cui la sua famiglia è la protagonista principale. O come la pubblicazione di un’ampia scelta delle lettere scritte e ricevute da sua madre Efratia (1909-2004), in uscita il 25 gennaio con il titolo “Storia di una famiglia ebrea” (ed. Bompiani, pp. 528, euro 21,50). L’omaggio affettuoso di un figlio ad una donna che merita di essere ricordata non solo in ambito strettamente privato, che voleva trasmettere ai giovani lo spirito combattivo e la forza di non arrendersi mai.
(Gianni Rossi Barilli, Grazia, pag. 122, 24-1-2012)