Potrà pure sembrare una storia dell’epoca romantica, però bisogna cominciare con il cieco Methodius che nel nostro cortile canta una specie di ballate. Il corridoi che dà nel cortile è ampio e a volta e tuttavia pieno di oscurità, e a destra e a sinistra porte di ferro sbarrano quattro segrete nelle quali nessuno ha mai messo piede. All’ingresso della cantina ciondola un anello di ferro con il resto di una misteriosa catena, mentre nella cantina stessa sappiamo si una sala dei cavalieri con stanze laterali dalle quali un tempo due passaggi portavano al municipio e alla chiesa di Tyn. Quando saremo adulti riapriremo questi passaggi da lungo tempo sepolti, vi sgattaioleremo armati e compiremo grandi imprese, questo è certo.
Alla fiera del sensazionale
Traduzione: Luigi Garzone
Edizioni e/o, 1993
Di famiglia ebraica, Kisch nasce a Praga nel 1885, non certo nella Praga turistica dell’oggi: Kafka e Hasek sono nati due anni prima, Perutz tre anni prima, Langer nasce tre anni dopo.. Inizia la carriera giornalistica nel Prager Tagblatt. E’ in Serbia durante la prima Guerra Mondiale, poi a Vienne aderisce ai moti rivoluzionari e nel 1919 si iscrive al Partito Comunista Austriaco. Viaggia e scrive reportage dalla Russia, dall’America, dalla Cina, dall’Australia. E’ arrestato in Germania per attività antifascista ma viene rilasciato grazie alle pressioni del Governo cecoslovacco. Nel 1939 emigra in Messico, dove prosegue la sua attività di scrittore e giornalista e la lotta contro il regime nazista. Torna nel 1946 a Praga. Muore due anni dopo, nel corso di un ricevimento all’ambasciata sovietica, episodio che suscitò non pochi sospetti. Appartiene a quella vasta schiera di scrittori, uomini politici, artisti e giornalisti che non poterono vivere stabilmente nel loro paese a causa delle loro idee politiche. Questo è un altro crimine. Scrisse anche Avventure a Praga e Paradiso America.