Emma Dante, regista della discussa “Carmen” messa in scena due anni fa al Teatro della Scala di Milano si racconta sulle pagine dell’Espresso. La sua arte, tanto scomoda quanto intensa, è ignorata se non detestata in Italia, mentre riscuote successi e clamori in Francia, ma nonostante questo continua a vivere e a produrre a Palermo. Al momento sta girando l’Italia con “La trilogia degli occhiali”, storia di povertà malattia e vecchiaia accesa dal solito linguaggio eccessivo. Se la strada del romanzo è già stata percorsa con il dirompente romanzo “Via Castellana Bandiera” a breve compirà un nuovo sperimento linguistico, girando un film.
(Stefania Rossini, L’Espresso, 6-1-2012)