DESCRIZIONI AUTOMATICHE
1. Su un Naviglio
Seguendo l’onda
Breve spruzzo
Un altro
Una ventata d’aria fresca
Malinconia marittima
Breve spruzzo
Piacevole beccheggio
Breve ondata
Il capitano dice: “Un gran bel viaggio”
Il naviglio sogghigna
Paesaggio in lontananza
Brezzolina
Breve spruzzo di cortesia
Per accostare
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Quaderni di un mammifero
Traduzione: Ornella Volta
Adelphi nel 2002
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Si chiamava Alfred Eric Leslie Satie, per prima cosa. E poi nacque nella bella Honfleur nel maggio del 1866, da padre normanno e madre scozzese. A quattro anni se ne fu a Parigi con la famiglia, ma alla morte della madre tornò a Honfleur e incominciò a seguire lezioni di musica. Tornato a Parigi, prese lezioni di piano dalla seconda moglie del padre. Da anglicano passò alla fede cattolica, entrò in Conservatorio e qui ricevé il discredito dei suoi insegnanti per lo scarso talento. Abbandonò il conservatorio e si arruolò in fanteria, ma per fortuna capì subito che non era tagliato per l’esercito. Per cui si espose al freddo e si prese una sesquipedale congestione polmonare per cui fu riformato. Si trasferì a Montmartre, conobbe Debussy. Nel 1891 entrò nell’Ordine cabalistico dei Rosacroce di Joséphin Péladan e Stanislas de Guaita, e compose le Sonneries de la Rose+Croix. Fondò la Eglise metropolitaine d’arte de Jesus Conducteur e ne fu unico membro. Nel 1905 conobbe Jean Cocteau, e con lui e Picasso compose il balletto cubista Parade. Visse in un appartamento, ribattezzato l’armadio, in cui una delle due stanze era chiusa a chiave. Ciò che conteneva fu scoperto solo dopo la sua morte: una collezione di ombrelli. Morì nel 1925.