John Banville recensisce sulle pagine del Guardian i “Complete Poems” di Larkin, la raccolta postuma di tutte le poesie del poeta e critico britannico morto nel 1985. “I “Complete Poems” sono un certificato di morte e memoria insieme. Dopo i “Selected” e i “Collected”, questo volume decreta la scomparsa ufficiale del poeta e, al tempo stesso ne erige un monumento progettato per sopravvivere nei secoli. Ma c’è nel libro anche qualcosa di simile alla relazione di un medico legale. L’esperto larkiniano Archie Burnett conduce un esame di medicina legale della fantasia del poeta, e nel processo non lascia nulla di intentato. Il risultato è maestoso, esauriente e vagamente ridicolo. Larkin stesso lo avrebbe preso in giro senza pietà – ma il poeta, e il bibliotecario presenti in lui ne sarebbero stati immensamente lieti e orgogliosi”.
(John Banville, The Guardian, 27 gennaio 2012)