Siete davvero sicuri di conoscere ogni dettaglio che si cela dietro la scomparsa di alcune delle stelle più luminose che abbiano rischiarato i cieli del rock (e dintorni)?
Sì?
Be’, allora il consiglio è quello di confrontare le vostre presunte onniscienze con l’ultima, ponderosa fatica di Ezio Guaitamacchi, Amore, morte & rock‘n’roll.
Organizzato in sei sezioni tematiche, che hanno il compito di raggruppare le dipartite dei suoi cinquanta protagonisti in quelle che potremmo definire categorie “di somiglianza esiziale”, il libro si confronta con una materia che molto spesso rappresenta la classica buccia di banana per chi decide di affrontarla.
Infatti, parlando della morte di personaggi amati da stuoli infiniti di fan come questi, si corre, soprattutto se chi scrive è egli stesso un fan sfegatato, il rischio di trasformare il racconto in una agiografia. Risulta poi difficile dipanare il filo del fatto essenziale dalla matassa della commozione non sempre pertinente. Con la conseguenza, ricorrente anche questa, che al lettore sfugga non soltanto la nuda veritas del fatto di cronaca in sé, ma anche il corretto quadro di riferimento storico e musicale nel quale andarlo a collocare per comprenderlo davvero.
In queste pagine non troverete mai concessioni in questo senso. Innanzitutto perché i capitoli dedicati agli eroi a sette note sono tutti organizzati in unità piuttosto coincise e poi, ed è questo l’aspetto più interessante, perché la commistione tra uno stile giornalistico e un navigato piglio da crime novel fanno sì che si venga a creare in chi legge un giusto compromesso tra partecipazione e distacco che ben si attaglia agli scopi dell’opera. Opera vuole avere, nello stesso tempo, sia carattere divulgativo che narrativo nel senso più proprio del termine.
Ne consegue la non banale possibilità di poterla approcciare con una attitudine “fagocitante” tipica del cultore della materia (come chi scrive) o con un più rilassata tendenza a piluccarlo un tot per volta del bibliofilo “non addetto ai lavori”.
In più, il prezioso apparato fotografico di corredo e la presenza di numerosi box densi di curiosità sui protagonisti, costituiscono, alla fine di ogni singolo paragrafo, una gustosissima appendice per testare la propria memoria sull’argomento, ma anche uno stimolo a volerlo approfondire e arricchire con nuovi dettagli.
Insomma, una pubblicazione davvero adatta a tutti i gusti, da non lasciarsi sfuggire.
Prima di chiudere, un ultimo avviso ai naviganti: le cinquanta rockstar cui allude il sottotitolo non sono in realtà tutte appartenenti alla categoria. Tra di loro, troverete anche artisti provenienti da altre realtà, ma accomunate ai vari Morrison, Vicious e compagnia maledetta da un tragico quanto variegato destino.
Naturalmente per scoprire chi sono vi toccherà fare un salto in libreria.
Domenico Paris
Recensione al libro, Amore, morte & rock‘n’roll, di Ezio Guaitamacchi, Hoepli, 2020, pagg. 345, € 29,90.