Negli ultimi giorni del 1948, George Orwell si ritirò sull’isola scozzese di Jura, in una remota fattoria chiamata Barnhill, un edificio spoglio e bianco sullo sfondo della natura selvaggia di Jura. È lì, in mezzo alla bellezza della natura e in condizioni di salute precarie, che scrisse il suo ultimo romanzo, Nineteen Eighty-Four. Questa notadi diario, che ritrae una semplice ma toccante giornata di dicembre, è l’ultima scritta sull’isola. Poco dopo, infatti, oppresso dall’avanzare della tubercolosi, Orwell lasciò l’isola e si diresse verso un sanatorio, cercando di curare la malattia che gli avrebbe tolto la vita nel gennaio 1950.
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24.12.48. Forti gelate nelle ultime due notti. Le giornate sono soleggiate e tranquille, il mare è calmo. A[Avril] ha un brutto raffreddore. L’oca di Natale è scomparsa, poi è stata trovata che nuotava nel mare intorno all’ancoraggio, a circa un miglio dalla nostra spiaggia. B[Bill] pensa che debba aver fatto un bel giro. Ha dovuto seguirla con un gommone e spararle. Il peso prima della spiumatura è di 10,5 libbre. Bucaneve dappertutto. Si vedono alcuni tulipani. Alcuni fiori murali stanno ancora cercando di fiorire.