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Gian Arturo Ferrari. Storia confidenziale dell’editoria italiana

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Gian Arturo Ferrari si avventura attraverso il suo personale percorso editoriale riuscendo ad appassionare e farci viaggiare nel tempo dell’Italia e della editoria italiana con passo allegro, ironico e affettuoso senza perdere di vista di farci assaporare, come un buon piatto, quello che è stato e che sarà un percorso non privo di ostacoli e di passioni sfrenate. Amalgamare è un arte e Ferrari lo sa bene.

Si legge come un romanzo ma ha dentro di sé i semi della informazione, una informazione scevra da ipocrite imparzialità che rimanda a un mondo fatto di sottintesi, di passioni e di capacità imprenditoriali messe a disposizione della cultura. Si parte da lontano: la nascita di Treves e Sonzogno che anticipano lo stare al mondo nella loro perenne dualità di Mondadori e Rizzoli.

Attraverso le loro storie attraversiamo l’Italia del dopoguerra e ci avventuriamo in quello che sarà il boom economico e poi gli anni 70 per arrivare alla Milano da bere e a Silvio Berlusconi prima imprenditore poi la sua discesa in politica. Conosceremo i volti e le rughe di signori e signore che hanno deciso di intraprendere una avventura chiamata libro. E come dalle loro avventure nasceranno altri percorsi figli riconosciuti o rinnegati che vogliono far sentire la loro voce.

Estremamente interessante la definizione che Ferrari fa della editoria. Un Giano bifronte, da un lato mostra il volto amico della cultura, ma dall’altro il cipiglio della economia. I Vangeli dicono che non si possono servire contemporaneamente Dio e Mammona, ma l’editoria purtroppo non segue i Vangeli e si trova invece proprio nel mezzo, stretta tra il Dio della cultura e il Mammona delle leggi economiche. Per Ferrari i tre pilastri che devono esistere e coesistere in ogni casa editrice sono indiscutibilmente: idee, soldi e scoperte. L’idea è quella che fa nascere la casa editrice; i soldi sono quelli che rendono possibile la nascita e la vita della casa editrice e la scoperta, forse la più intraprendente delle tre, è quella che fa stare con l’orecchio a terra, che apre a nuove avventure, la ricerca di una scrittura capace di rispecchiare il tempo del vivere, insomma il vero mestiere degli editoriali,

Altro aspetto che sorprende è la territorialità quella che Ferrari definisce la collocazione geografica. A Milano la tendenza a raggrupparsi, la cosiddetta nascita di gruppi editoriali alla quale si è (solo apparentemente) contrapposta la necessità e l’urgenza di dare vita a case editrici medie e medio-piccole che hanno in buona parte base a Roma quelle case editrici che amano definirsi indipendenti.

L’impresa nella quale si è cimentato Ferrari “il professore” che ha deciso a un certo punto della sua vita di lasciare l’insegnamento universitario per dedicarsi alla editoria non è affatto semplice. Qualcuno si sarebbe potuto risentire, qualcun altro avrebbe potuto sentirsi non considerato, altri ancora avrebbero potuto farsi tronfi e gonfi come rospi nel trovarsi al centro delle sue attenzioni. Invece è riuscito a dare spazio ad ognuno senza dimenticarsi di raccontare anche di quelle che per le case editrici dovrebbero essere le loro creature e non le loro conquiste: gli autori e le loro scritture.

Per questo Ferrari dedica un piccolo, ma significativo spazio a una casa editrice che non ha aderito a nessun gruppo e che non si definisce indipendente. Non è sita né a Milano né a Roma. Fondata nel 1969 da un editore autonomo e di medie dimensioni è la Sellerio. Dice Ferrari preferiamo il termine autonomo che si regge sulle proprie gambe, al più retorico indipendente che rimanda a inesistenti schiavitù.

Ed ecco una piccola meraviglia, come un dono lasciato là sul tavolo per chi lo voglia prendere e scartare, che dalle forme si evince che è un libro. Il concetto chiave di Sellerio è quello di sintonia. Vogliono pubblicare non per imporsi e conquistare il mercato, ma perché sentono la pressione interiore di testi che attendono di venire alla luce. E questo ci piace pensare e credere.

Maria Caterina Prezioso

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Storia confidenziale dell’editoria italiana/Gian Arturo Ferrari/ Marsilio/ pp.363/19,00 €

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