Gianluca Garrapa è nato nel 1975 a Castrignano de’ Greci (Lecce) e vive a Empoli dove lavora come docente di counseling creativo e counselor a orientamento psicoanalitico in ambito privato e sociale, conduce laboratori di scrittura desiderante e counseling creativo; è conduttore radiofonico; scrittore cromatico e desiderante in prosa e in poesia, comico; scrive recensioni e collabora, saltuariamente o stabilmente, dipende, con vari siti e riviste tra cui Satisfiction, Sul romanzo, Psychiatryonline, Puntocritico, Poetarum Silva, Nazione Indiana, Culturificio, Poetarum Silva; sue cose in forma scritta su: Utsanga, GAMMM, Compostxt, Slowforward, Interno poesia, Nazione Indiana, Frequenze Poetiche, L’estroverso, Critica Impura, Verde Rivista, Fara Poesia, Patrialetteratura, Larosainpiu, Il Fatto Quotidiano, Il Sole 24 Ore.
Libri: di fantasmi e stasi. transizioni, (poesie, postfazione Gabriele Frasca, Arcipelago Itaca, 2017); Il 23 agosto, un piattello di segreti, (romanzo, Eretica, 2018); Un ronzio devastante e altre cose blu, (racconti, prefazione Paolo Zardi, Terra d’Ulivi, 2018); La cosa, (racconti, Ensemble, 2020); Pagina Bianca, poesie (Miraggi ed. 2020); è in La parola informe (a cura di S. Caporossi, Saya, 2017); in Dizionario di Counseling e di Psicoanalisi laica, (Clinamen, 2018) e in Counseling Psicoanalitico e Istituzione. Politiche e pratiche del counselor a orientamento psicoanalitico, (Editrice Aracne, 2019). Finalista al Premio Pagliarani poesia inedita 2017; finalista al Premio Tirinnanzi poesia edita 2018; vincitore al Premio Nazionale Paul Celan 2018.
In passato performer di Situazioni: Voceluceburattini, (reading di poesia e videoinstallazione, giugno 1998, Arsenale Cult, Pisa); Lettura di Maschere, (reading di poesia e videoinstallazione, luglio 1998, Pontedera); Gli Assenti, tre atti sul concetto d’assenza, (installazione video-poetica e performance, dicembre 1998, Teatro del Tè, Pisa); performance musicale e videoproiezioni di opere digitali, (29 gennaio 2003, Centro Culturale IMAGO, Pisa); Spettacolo teatrale l’Abbandono (dicembre 2005, Lucca, regia di Bernardo Cirillo); Reading e videoproiezione nell’ambito dell’iniziativa Okkasioni del Centro Arte Moderna.
E niente, è laureato in Lettere Moderne all’Università di Pisa. Ha una bicicletta nuova.