L’idea alla base di Superstar, la nuova opera di Giorgia Tribuiani edita da Tetra edizioni, è tanto semplice quanto suggestiva: la vita è narrazione, materia modellabile, racconto. E in quanto tale è possibile apportarvi modifiche, tornare indietro ad un dato evento e capovolgerlo, riscriverlo. Ecco, forse la parola chiave è proprio questa: riscrittura. La vita, così come ci passa addosso, è solo una prima stesura. E dunque di certi accadimenti è possibile, e delle volte necessario, raccontare (agli altri, ma soprattutto a noi stessi) una versione diversa, migliore.
Per mettere in scena questa idea, l’autrice fa scorrere il proprio racconto su un doppio binario. Da una parte seguiamo la telecronaca di un incontro di wrestling, lo storico rematch tra due eterni rivali, David Hawk e Joe; dall’altra, invece, ascoltiamo il dialogo tra due amici in riva al mare, mentre l’una cerca di convincere l’altro a partecipare a una rimpatriata di classe. Sono entrambi momenti cruciali, riflesso l’uno dell’altro. In effetti, pur non incontrandosi mai esplicitamente, è facile immaginare che l’uno (l’incontro di wrestling) altro non sia che la riscrittura in presa diretta dell’altro.
A tenere insieme i due protagonisti c’è un passato di umiliazione e sopraffazione, ma anche un identico desiderio di riscatto. Così come Joe ha subito una pesante sconfitta da David Hawk nel loro ultimo incontro, cinque anni prima, allo stesso modo Giovanni ha alle spalle brutte storie di bullismo ai tempi delle scuole medie. E dunque, tanto il rematch quando la rimpatriata di classe diventano occasione di quel riscatto a lungo desiderato.
Ne vien fuori un’originale rilettura di quella poetica che tanta fortuna ha avuto nei film sportivi (che qui l’autrice cita, più o meno esplicitamente), a partire dal primo Rocky: il vero campione non è chi non va mai al tappeto, ma chi una volta a terra trova sempre la forza di rialzarsi. Anche qui ci sono due eroi bastonati dalla vita, feriti, sicuramente piegati ma non ancora spezzati, colti nel momento decisivo in cui devono decidere se giocarsi tutto o rimanere lì per terra, accettando un destino da perdenti.
Inscenando questo doppio conflitto, alternando la delicatezza della chiacchierata tra i due amici alla concitazione dell’incontro di wrestling, Giorgia Tribuiani costruisce una narrazione allo stesso tempo intima e avvincente, e conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, la stupefacente qualità mimetica della sua scrittura. Superstar è il racconto di due esistenze in bilico tra vittoria e sconfitta, la storia di due uomini che più di ogni altra cosa vogliono recuperare la propria dignità. Ed è, soprattutto, un potente omaggio al potere salvifico delle storie.
Giorgia Tribuiani, Superstar, Tetra, 2022, 84 pagine, 4 euro