L’asintoto, detto semplicemente, dal greco a-syn-ptotos (che non coincide, che non tocca) in geometria è una retta che si approssima indefinitamente a una curva senza raggiungerla; Giovanni Pascoli, il più importante poeta del ‘900, come qualcuno ha detto, lo descrive in Ultimo sogno di Myricae come un modello di esistenza (che ora mi pare prossimo alla rassegnazione e subito dopo una spinta della speranza a essere ciò che non si è ancora), sembra banale a dirsi:
(…)
quasi d’un fiume che cercasse il mare
inesistente, in un immenso piano:
io ne seguiva il vano sussurrare,
sempre lo stesso, sempre più lontano.