“Einaudi non era un conservatore. Aveva rispetto per persone e cose d’altri tempi; ma la sua voracità di novità era incontenibile”. Si apre con queste parole il ricordo che Walter Barberis fa oggi di Giulio Einaudi dalle pagine della Stampa. “Catturava le sue ‘prede’ sfruttandone l’inesperienza e solleticandone la curiosità e cercava persone capaci di superare consuetudini e luoghi comuni con poche secche opinioni”.
(Walter Barberis, La Stampa pag 29, 2-1-2012)