Giuseppe Catozzella, autore di romanzi e reportage dal Medio Oriente e dall’Africa, regala a Satisfiction un intenso componimento inedito dal titolo prosa #14. Vincitore del Premio Strega Giovani con il libro Non dirmi che hai paura, noto ai tanti per la sua prosa magnetica, Catozzella si è cimentato anche con il verso poetico e oggi su Satisfiction possiamo leggere un suo inedito all’insegna dell’amore per la poesia che ne caratterizzò già gli esordi quando suoi versi furono pubblicati su diverse riviste e antologie. Non dirmi che hai paura è diventato un vero e proprio caso editoriale vendendo in tutto il mondo centinaia di migliaia di copie, un classico contemporaneo che narra le vicende e la storia reale di un’atleta somala che dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Pechino del 2008, muore come migrante nel Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Italia. In questo inedito Giuseppe Catozzella ci mostra una volta in più la propria capacità di raccontare quei sentimenti che affondano le radici in una profonda attenzione per l’altro, da indagarsi sempre con sguardo attento e autentico. Tra le righe di prosa #14 appare forte il confine che descrive quella geografia dell’anima dove convivono luce e buio, dove l’Autore riesce ad evocare scenari tanto vividi da sembrare al lettore di essere lì, in mezzo ai territori descritti, che non sono mai lontani quanto sembrano.
Silvia Castellani
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prosa #14
non è solo d’ombra
che fan chiosa le parole,
ma del dentro l’iride
a tracciare un confine
si muove, pare ne deterga
l’intenzione,
tutto sta nella lettura
delle mani, la striscia del profilo,
l’ombra quanto cenera la luce,
il gioco al suolo delle grate.
qualche volta qualche sforzo
è necessario
a guarire la miopia:
se la zingara ti frega tu richiudi tutto
e parti a Maputo:
lì anche le bambine fanno i figli,
tredicenni,
non si dice taci
ma si tace.
Giuseppe Catozzella