Cesare Buquicchio pone la domanda ad un’ampia platea di esperti dell’editoria.
Francesco Pacifico (Mondadori) non comprerebbe mai un libro su Amazon, mentre Matteo Nucci (Ponte alle Grazie) spera che sia l’anno del libro in sè, cartaceo o digitale non conta. Per Gianluigi Ricuperati (Minimum Fax e Laterza) “non sarà l’anno dell’e-book”, mentre a Nicola Lagioia (Einaudi e Minimum Fax) “da scrittore importa poco della faccenda considerato che il ‘supporto’ è la mente umana”, Daniele Manusia (Nuovi Argomenti) si augura che “la tecnologia digitale non sostituisca i libri” e per Francesco Longo (Laterza) “il libro di carta è tecnicamente più avanzato dell’e-book. In confronto, gli altri supporti durano una giornata”. Dice Emilia Zazza (Italic peQuod e Nuovi Argomenti) “Il mio timore è che si possa andare incontro a una maggior mercificazione del libro” mentre Giuseppe Pedullà (Einaudi e Università di Teramo) pensa che “la crisi economica frenerà il passaggio ai tablet. Nel 2012 è più probabille la fine del mondo secondo il calendario Maya che il passaggio in massa al libro elettronico”. Secondo Giorgio Fontana (Sellerio e Mondadori) ” i segnali per una crescita ci sono ma dire che il 2012 sarà l’anno dell’e-book mi sembra eccessivo” e Matteo Bianchi (Marsilio e Baldini e Castoldi Dalai) è della stessa opinione.
(Cesare Buquicchio, l’Unità, pag. 22, 31-12-2011)