Il ruolo della cultura di lingua spagnola in America cresce rapidamente. Non solo numericamente, sono la minoranza più numerosa, ma come una vera e propria influenza culturale. “Ma c’è diffidenza,” questa è la conclusione della tavola rotonda riunita al Festival Hay di Cartagena de Indias. L’incontro ha visto la partecipazione di quattro autori nati e cresciuti negli Stati Uniti o strettamente legati a quel Paese: Francisco Goldman, Edmundo Paz Soldan e lo storico Morris Berman. Gli scrittori hanno discusso della trasformazione vissuta dalla cultura ispanica negli Stati Uniti. L’emergere del razzismo e della discriminazione anti-immigrati sono l’espressione di una paura per una cultura emergente. “I repubblicani credono di vivere nel tempo dell’apocalisse. Vivono un panico culturale”, hanno detto gli intellettuali agli ospiti del festival.
(Winston Manrique Sabogal, El País, 30-1-2012)