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Guido Sgardoli. Scomparso

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“La vita di ciascuno, intendo quella vera, non la semplice esistenza fisica, comincia in momenti diversi”

Stephen King, la metà oscura

“Diventa un albero, diventa un fiore, diventa un uccello…diventa Holland”

Thomas Tryon, l’altro

 

Ho sempre riservato, nelle mia vita da lettore, uno spazio considerevole alla cosiddetta narrativa per ragazzi e, molto spesso, ho trovato qualcosa di più di quello che cercavo.

Quando ero piccolo, quando ero solamente un bambino, tenevo stretta la mano di mia madre e ricevevo, a volte, come regalo dei libri o, quando proprio non sapevo orientarmi di fronte a quegli scaffali che promettevano ore di calma ma che mi sembravano onde giganti pronte a spazzarmi via, il mio sguardo andava a finire sempre su avventure misteriose, enigmi da risolvere o stanze lugubri e tenebrose, di cui avrei letto la sera nel silenzio della mia stanza.

Ed è così che mi oriento anche oggi quando vado in qualsiasi libreria. So che ci sono dei libri che stanno cercando proprio me. Che vogliono vedere la luce. So che i miei ragazzi mi guardano e so che verranno, con il favore della notte, a rubarli dal mio comodino, come feci io un giorno entrando nello studio di mio padre. Presi un volume dalla copertina rossa ed uno stampo d’oro in basso raffigurante Giano Bifronte. Iniziò così la mia avventura di lettore.

Quando ho aperto per la prima volta “Scomparso”, il libro di Guido Sgardoli (già vincitore del premio Strega ragazze e ragazzi ) sapevo di aver fatto la scelta giusta, sapevo che non avrei lasciato solo Jup, protagonista undicenne e voce narrante della storia e di questo giallo, in cui saprà mostrare tutto il suo acume investigativo. Jup, novello Monsieur Auguste Dupin, è un ragazzo pieno di curiosità, attento ai dettagli , a cui piace decisamente leggere ed è in grado di valutare gli adulti che navigano intorno alla sua vita. Jup, che si sente un pò fuori posto ovunque, che neanche a casa sua sente il calore e l’intimità che meriterebbe, gira per la città fingendo di essere in un gioco di ruolo di sua invenzione. Attraverso questo velo, questo escamotage, saprà affrontare la realtà, gli eventi drammatici che vedrà svelarsi di fronte ai suoi occhi, e saprà leggere qualcosa nelle persone estranee che il caso gli avrà messo davanti.

E’ una storia che rimarrà nei lettori, che li condurrà con ritmo capitolo dopo capitolo alla soluzione del delitto, che li vedrà desiderosi di andare avanti, che li distrarrà dalle cose della vita quotidiana. Questo libro è esso stesso un gioco di ruolo, un arcano, un incastro da trovare, il lettore avrà la necessità di allineare tutte le pedine perché, come scrive l’autore, “l’ordine è importante per ritrovare le cose”, e le soluzioni.

Edoardo M. Rizzoli

Note a margine :

  1. Davvero splendida la realizzazione grafica del libro.
  2. Il libro che presi dalla scrivania di mio padre era Racconti straordinari, Racconti grotteschi e seri di Edgar Allan Poe nell’edizione Istituto Geografico DeAgostini. Il libro è ancora con me. 
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