Una lettera assolutamente inedita in Italia di Ian Fleming, militare, scrittore e giornalista diventato universalmente famoso per aver “inventato” l’agente James Bond.
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KEMSLEY HOUSE, LONDRA, W.C.1.
31 maggio 1956
Caro signor Boothroyd,
le sono davvero grato per la sua splendida lettera del 23 maggio.
Lei mi ha completamente convinto e mi propongo, forse non nel prossimo volume delle memorie di James Bond, ma in quello successivo, di cambiare le sue armi secondo le sue istruzioni.
Poiché non ho l’abitudine di rubare le competenze di un altro uomo, le chiederò a tempo debito di accettare un compenso per il suo preziosissimo aiuto tecnico.
Per inciso, potete suggerirmi dove posso vedere una 38 Airweight a Londra. Chi ne avrebbe una?
Per curiosità, come fa a sapere così tanto di queste cose? Le fotografie mi hanno deliziato e molto impressionato. Se a tempo debito si parlerà di fare dei film di alcune delle storie di James Bond, suggerirò alla società interessata che potrebbero volerla consultare su alcuni aspetti tecnici. Ma potrebbero non seguire il mio consiglio, quindi la prego di non dare troppa importanza a questo suggerimento.
Dallo stile della sua scrittura mi viene da pensare che lei possa aver scritto libri o articoli su questi argomenti. È così?
Bond ha sempre ammesso con me che la Beretta .25 non era una pistola d’arresto, e si affida molto di più alla sua precisione con essa che a qualsiasi qualità particolare della pistola stessa. Come sapete, ci si abitua ad una pistola e potrebbe volerci del tempo prima che si abitui alla Smith and Wesson. Ma penso che M. dovrebbe consigliargli di cambiare; come anche nel caso della .357 Magnum.
Anche lui è d’accordo a fare una buona prova con la fondina Bern Martin, ma è incline a preferire qualcosa di un po’ più casual e meno ingombrante. Il marsupio di pelle di camoscio sotto il suo braccio sinistro è diventato quasi una parte dei suoi vestiti e sarà riluttante a fare un cambiamento, anche se, ancora una volta, M. potrebbe intervenire.
In questo momento Bond è particolarmente ansioso di conoscere le armi che possono essere portate dagli agenti russi e mi chiedo se lei ha qualche informazione al riguardo.
Come biografo di Bond, sono molto ansioso di assicurarmi che viva il più a lungo possibile e le sarò molto grato per qualsiasi altro consiglio tecnico che vorrà trasmettergli.
Di nuovo, con i più sinceri ringraziamenti per la Sua lettera estremamente utile e a regola d’arte.
Sinceramente suo
(Firmato)
IAN FLEMING
G. Boothroyd, Esq,
17, Regent Park Square,
Glasgow, S