Le persecuzioni durante la seconda guerra mondiale riguardarono ovviamente i cittadini ebrei, ma anche gli omossessuali e a volte i disabili. A raccontarlo in maniera pregevole è Stefano Paolo Giussani col suo romanzo d’esordio “L’ultima onda del lago” (Bellavite editore) presentato domani all’Istituto dei Ciechi di Milano. Il libro narra la fuga di quattro persone – una ragazzina ebrea, suo fratello sordocieco, un amico e un ragazzo che essendo contrabbandiere fugge per mestiere. Descrivendo la comunione molto forte, quasi panteistica, fra uomini e territorio durante la fuga, Giussani coglie uno dei tratti importanti di quella dura stagione.
(Roberta Scorranese, Corriere della Sera, p. 33, 25.1.2012)
